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Che si fa a fine anno?

Giuseppe Fantasia

In attesa delle feste, Fraccaro e Baratta dialogano a Palazzo Farnese e Umberta Gnutti Beretta vince il premio chic

Il Natale è alle porte, la città è in tilt, ma peggio della non-organizzazione della Raggi, per ora, c’è solo il documentario di Renzi su Firenze, con ascolti superiori alla media della rete (Discovery) ma visto da poco più di 300 mila persone, praticamente dagli abitanti dei quartieri Parioli, Pinciano e Trieste. Ci bevono su, a champagne, gli invitati a Palazzo Farnese dall’ambasciatore Christian Masset e da sua moglie Hèléne. Il ministro Fraccaro e Paolo Baratta della Biennale veneziana sono i primi ad arrivare. La direttrice del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, Eleonora Abbagnato (in cardigan e cravatta) e il suo collega Benjamin Pech apprezzano la cucina dello chef Hubert Malidor. A casa di Eliana Miglio circola la domanda “Cosa fai a Capodanno?” come recita l’omonimo film del regista Filippo Bologna. Tra luci soffuse, i produttori Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt parlano con Laura Delli Colli, Gabriella Buontempo, Emanuele Salce e Cesara Buonamici. Il marito Joshua Kalman arriva dopo la partita con madame Prandelli, Novella Benini, a pari merito la più bella della serata con Alessandro Enginoli di Assolombarda. Si brinda anche a Palazzo Taverna con Elena Del Drago, all’Istituto Treccani con il direttore Massimo Bray e al Foro Italico con Duilio Giammaria che festeggia “Petrolio” con una festa sportiva tra Giovanni Malagò e molti amici. Si canta fino a notte fonda alla festa dell’agenzia di Paride Vitale vestito con un “sobrio” completo rosso preso a Copenaghen. Il karaoke, sotto le immagini di Mina, è il regno di due romani doc, Alessio Viola (di Sky) e Syria, seguiti da Marisa Passera e Diego Passoni, dall’art director Paola Manfrin, da Geppi Cucciari, Simona Siri e dalla pr di Loro Piana, Valentina Tagliamacco, che canta a squarciagola. La più chic? Umberta Gnutti Beretta, paladina, con le sue scarpe glitter, del “Forget low profile, celebrate the stile!”.

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