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Cosa sta facendo il Campidoglio per rinnovare la flotta dell'Atac?

Gianluca De Rosa

Perché i 227 nuovi autobus promessi difficilmente arriveranno

Roma. Quest’anno nella Capitale sono andati a fuoco 25 autobus. Almeno due ogni mese, con le eccezioni di ottobre e novembre. Cinque in più del già disastroso 2017. La flotta vetusta – età media dei mezzi è superiore agli 11 anni – non causa però solo gli incendi, ma anche e soprattutto la scarsa qualità del servizio.

  

Non a caso martedì – il giorno prima della riunione dell’Assemblea degli oltre 1.000 creditori di Atac che dovranno votare entro l’8 gennaio il piano di concordato – la sindaca Virginia Raggi e l’ad di Atac Paolo Simioni hanno presentato il prototipo di Gulliver, un vecchio modello di minibus elettrico. Da aprile, ed entro il 2020, ne arriveranno 60. Percorreranno le strade del Tridente. L’operazione, frutto del “revamping” di mezzi in disuso, rappresenta una goccia nel mare. Per un vero svecchiamento della flotta serve che arrivino prima possibile i 227 bus che ordinati a Industria Italiana Autobus. Sarebbero dovuti essere pronti ad aprile, ma a causa della crisi dell’azienda non si sa quando lo saranno. La produzione non è iniziata. Il salvataggio di IIA attraverso Trenitalia, Finmeccanica e Invitalia, prospettato dal Mise per salvaguardare i 450 dipendenti degli stabilimenti di Bologna e Avellino, è saltato. L’azienda è stata acquistata dalla turca Karsan Otomotiv, che per ora non ha diffuso comunicazioni ufficiali.

    

Preoccupati per la situazione, già a fine ottobre i vertici Atac avevano promesso un’alternativa. Il noleggio per un anno di un centinaio di bus. Anche su questo fronte non si è saputo più nulla.

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