Ansa
preghiera
Giù le mani dal libero lettore!
Il trio illiberale Barbero, Montanari e Scurati ha firmato un appello per escludere la casa editrice Passaggio al Bosco da "Più libri più liberi" per aver pubblicato, fra i tanti, anche Benito Mussolini. Il Duce era un censore, dunque bisogna imitarlo?
Barbero, Montanari, Scurati, insieme ad altri intellettuali nemici della libertà di espressione, hanno firmato un appello per escludere la casa editrice Passaggio al Bosco dalla fiera “Più libri più liberi”. Per questi autori grossissimi prendersela con una casa editrice piccolissima è troppo facile, poco nobile. E per che cosa, poi? Per aver pubblicato, fra i tanti, anche Benito Mussolini? E’ costui un personaggio che disprezzo profondamente: non per nulla Corrado Beldì proprio su questa pagina mi ha definito “tabarrista antifascista”. Io di leggere i discorsi del Duce non ho alcuna voglia, ma se qualcuno desidera farlo qual è il problema? Mussolini era un censore, dunque bisogna imitarlo? Per il trio Barbero-Montanari-Scurati evidentemente sì, e la fiera dei loro sogni dovrebbe onestamente intitolarsi “Più libri meno liberali”. Comunque, ai miei occhi Passaggio al Bosco ha almeno due meriti: aver pubblicato “La via degli uomini” di Jack Donovan e il nome bellissimo, chiaramente ricavato da una frase di Jünger: “Il passaggio al bosco è un atto di libertà nella catastrofe”. Il bosco come ultimo rifugio dell’uomo libero e ormai anche del libero lettore: colui che non intende farsi imporre cosa leggere e cosa non leggere da Barbero-Montanari-Scurati, catastrofico trio illiberale.