LaPresse
Preghiera
Contro tutti i qualunquismi
Degli atei, degli ipocredenti e dei cattolici da campagna elettorale. Tutti vengono a galla con l'elezione del comunista a New York
Il qualunquismo degli atei. Il qualunquismo dei politicisti per cui a New York hanno eletto il solito comunista, il solito socialista, il solito progressista. Politics as usual... Il qualunquismo delle plebi occidentali deculturate per le quali “Allah o Gesù chi promette di più”. Il qualunquismo dei cattolici da campagna elettorale tipo Salvini preoccupato per il “primo sindaco islamico nella città ferita l’11 settembre” e dimentico del primo sindaco maomettano italiano che è della Lega (e non nella Calabria Saudita delle moschee universitarie: in Veneto). Un bell’esempio di “Cristo o Maometto purché venga eletto”...
Il qualunquismo dei turisti, di coloro che come se niente fosse accaduto prenotano il Capodanno a New York invece che, più opportunamente, a Lepanto o a Belgrado. Il qualunquismo degli ipocredenti che scrivono su Avvenire, nient’affatto dispiaciuti per il successo sciita. Il qualunquismo di chi non ha letto il Corano e si è scordato il Vangelo. Il qualunquismo di chi crede nel cibo biologico, nel motore ecologico, nell’oroscopo, nel fitness, nella cremazione e pertanto non ha idea di cosa sia una religione. Il qualunquismo degli atei che, essendo maggioranza, rendono democratica la sottomissione.