dal profilo Instagram di Chiello

Preghiera

Urge una canzone per amoreggiare

Camillo Langone

Propongo per l'autunno "Scintille" di Chiello, un brano antideterministico perciò liberatorio che ricorda tanto Buscaglione, Carosone, Enzo Carella e Pino D'Angiò. Tutti cantarono pezzi che uscirono nelle circostanze più tragiche, e comunque non rinunciarono alla leggerezza e al divertimento 

“Bella Ciao” è la canzone che invoglia a sparare ma qual è la canzone che invoglia ad amare o almeno ad amoreggiare? Urge diffonderla... Quest’estate in Italia abbiamo avuto “Bella Madonnina” di Tananai (ovvero Alberto Cotta Ramusino, Milano 1995), canzoncina fra amor sacro e amor profano, mentre per l’autunno propongo “Scintille” di Chiello (ovvero Rocco Modello, Venosa 1999) che mi ricorda Buscaglione e Carosone, Enzo Carella e Pino D’Angiò. E’ un brano antideterministico perciò liberatorio: si possono ascoltare canzoni divertenti anche nelle circostanze più opprimenti, anche quando tutti tutt’intorno urlano e aizzano.

L’anno di “Che bambola!”, il 1955, fu quello dei massacri d’Argentina e d’Algeria, l’anno di “Tu vuo’ fa’ l’americano”, il 1956 fu quello della crisi di Suez e della rivolta ungherese repressa dai sovietici nel sangue, l’anno di “Barbara”, il 1979, fu quello in cui Brigate Rosse e Prima Linea gambizzarono e ammazzarono a tutto spiano, l’anno di “Ma quale idea”, il 1980, fu quello della strage di Bologna. Nell’anno di “Scintille”, il 2025, lo sappiamo che succede. Eppure si può cantare: “Siediti a tavola e mangia il tuo dessert / voglio assaggiarti subito, andiamo alla toilette / o pensi che sia stupido? Vabbè”.
 

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).