
Ansa
Preghiera
Il neocolonialismo degli ambientalisti
A coloro che attaccano gli allevatori perché dicono che i lupi vanno abbattuti per permettere la sopravvivenza di mandrie e greggi, dico: nessuna ingerenza senza residenza!
Siano considerati neocolonialisti gli ambientalisti che vogliono imporre il loro insulso stile di vita ai montanari. Siano riconosciuti eredi degli antichi imperialisti coloro che attaccano Messner per aver detto che i lupi sono uno dei grandi problemi della montagna italiana, e che vanno abbattuti per riportarli a numeri compatibili con la sopravvivenza di mandrie e greggi. Gli ambientalisti, forti del potere economico e mediatico, pretendono di spadroneggiare in territori non loro e somigliano a quei colonizzatori che in Canada proibivano ai pellerossa la caccia al bisonte e a Tahiti vietavano alle polinesiane il seno nudo…
Fatevi le tradizioni vostre! Lasciate che i popoli si autogovernino! Nessuna ingerenza senza residenza! Altrimenti, fra poco, niente più asiago di malga e ovviamente niente più malgari. Un ambientalista milanese avanzi pure proposte sui grattacieli che infestano la sua città, lasci perdere i problemi di Alpi e Appennini dove al massimo può fare il turista la domenica. Soltanto i montanari, e in particolar modo gli allevatori, sanno che il lupo cattivo non è soltanto una vecchia favola, è anche cronaca, e che il fucile è il lieto fine.