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Preghiera

Bastano pochi versi per smontare Diodato

Camillo Langone

Il cantante tarantino anti-Ilva, e quindi pauperista, che ha detto che la cultura di destra non ha mai contato. Mi limito a citare alcuni cantanti italiani, da Battiato a Battisti, che mi hanno fatto risultare la parola "sinistra" ripugnante per sempre

Santissimo Iddio, Diodato! Il cantante tarantino anti-industriale (anti Ilva) e perciò, con le parole del leccese Carmelo Bene, appartenente alla “razza che più detesto al mondo, i pauperisti”, è rispuntato dichiarando che mai la cultura di destra ha inciso, contato. Altri hanno opposto a tale sconsiderata affermazione un elenco di filosofi e letterati ma è troppo facile, io mi limito a citare i versi dei cantanti italiani, insomma dei colleghi di Diodato, che per me hanno contato così tanto da farmi risultare la parola “sinistra” ripugnante per sempre:

Arrivano i buoni / arrivano, arrivano / finalmente una nuova era comincerà / ah-ah-ah” (“Arrivano i buoni” di Edoardo Bennato), “Le barricate in piazza le fai per conto della borghesia / che crea falsi miti di progresso” (“Up patriots to arms” di Franco Battiato), “Sogno / gente giusta che rifiuti d’esser preda / di facili entusiasmi e ideologie alla moda” (“Una giornata uggiosa” di Mogol-Battisti), “E non c’è lama che possa recidere la languida catena / generazione su generazione” (“Cronaca montana” dei PGR ossia Giovanni Lindo Ferretti)…

Concludo con due versi di sprezzante elitismo: “Voglio incidere solo dischi brutti / così sarò sicuro di piacere a tutti” (“Valori aggiunti” di Tutti Fenomeni). E facendo notare che Diodato piace a tantissimi.
 

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).