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Vignaioli santi e martiri

Camillo Langone

I santi in senso stretto scarseggiano, ma molti sono i vignaioli consacrati alla vite. Alcuni riescono a inventarsi soluzioni per proteggere l'uva da grandine e cinghiale. Ma gli altri come faranno?

Vignaioli santi e martiri. I Santi in senso stretto scarseggiano, anzi, io di Santi viventi non ne conosco proprio nessuno. In compenso conosco molti vignaioli consacrati alla vite, mistici che hanno pronunciati i voti di povertà e di obbedienza alla propria terra, asceti al servizio della sacra bevanda. Mi racconta Walter Massa, uno dei più visionari vignaioli italiani, dei crescenti danni inflitti alle vigne da Giove Pluvio (o meglio: Giove Grandinigeno) e dal dio Cinghiale, l’animale infernale che gli animalisti, persecutori degli uomini e in particolare degli agricoltori, hanno reso idolo intoccabile. Massa vorrebbe difendere le sue viti coi nuovi speciali teli al contempo antigrandine e anticinghiale. Costo? 900.000 (novecentomila) euri. Lui magari ce la può fare ma i vignaioli più piccoli e meno famosi come faranno? Faranno i santi e martiri.
 

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).