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Preghiera

Chi prende il reddito di cittadinanza sgusci le telline

Camillo Langone

Le vongole dei poveri sono quasi scomparse dalla ristorazione: cucinarle con il guscio significa avere più conchiglie che spaghetti nei piatti. E se il prezzo fosse proporzionale al lavoro che serve per ripulirle, chi se le potrebbe permettere?

Gli oziosi del reddito di cittadinanza si riscattino svolgendo un lavoro gastronomicamente utile: sgusciare telline. L’altro giorno ho comprato i piccoli simpatici bivalvi e ho capito perché sono quasi scomparsi dalla ristorazione: se non li sgusci ti ritrovi nel piatto più conchiglie che spaghetti, se li sgusci se n’è andata la giornata. Il cuoco di un ristorante di livello sarebbe tenuto a farlo, ma al momento di prezzare cosa fa? Scrive una cifra che solo i clienti di Briatore possono permettersi, ben sapendo che i clienti di Briatore vogliono ostriche, non telline? Perché l’immagine delle arselle (altro nome, stesso mollusco) è sempre quella di vongole dei poveri, o di coloro a cui piace impiastricciarsi. Ma così muore una tradizione, una ricetta... Dunque agli sfaccendati, ai mantenuti che succhiano il reddito di cittadinanza venga imposto di mettersi a disposizione del più vicino ristorante di mare: sgusciare telline è facile, possono imparare perfino loro. 
 

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).