La salita della Madonna nera sul sacro monte di Viggiano (Wikimedia)

Preghiera

Ode all'entroterra montuoso della Basilicata

Camillo Langone

Quando la costa lucana affollata stanca, si scopre che il sud regala splendidi paesaggi montani ricchi d'acqua e di religione

Madonna Nera di Viggiano, Madonna Patrona e Regina della Lucania, nonostante la mia devozione e le mie origini mai ero stato a Viggiano ma adesso ho rimediato, dopo essermi fermato a Moliterno per comprare il pecorino sono venuto verso di te e nella piana dell’Agri ho avuto una visione: il Centro Olio dell’Eni! Preavvisata dalla presenza di molti suv lucidi, al posto delle vecchie utilitarie rugginose che si incrociano di norma sulle strade dei paesi lucani… Secondo me sei stata tu, nera come il petrolio, a far trovare in questa valle di emigrazione e lacrime il petrolio che ha portato un poco di benessere. Salito in paese che è di montagna vera, 1.000 metri, trascinato dal perfido navigatore per vicoli strettissimi (anche il non aver rigato la carrozzeria ha del miracoloso), visitata la Chiesa Madre, sono salito verso il Sacro Monte, a 1.500 metri sono entrato nella faggeta altissima e scura, ho dovuto accendere gli anabbaglianti, e ha cominciato a piovere ma le gocce non cadevano sul parabrezza perché trattenute dal fogliame fitto, e faceva quasi freddo, e non c’era nessuno, questo è il mio Sud pensavo, non la costa accaldata e affollata, e a Piana Bonocore ho bevuto alla fontana perché quassù è pieno d’acqua oltre che di petrolio, e ho sognato altri pozzi e altre dighe, l’energia della Lucania che salva l’Italia.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).