Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti (Ansa) 

preghiera

Solo Jovanotti poteva mettere Nietzsche in rima

Camillo Langone

“Zarathustra parla e c’illustra / che è tutta nostra questa giostra”. Nessun altro ha saputo dire in così poche, scelte parole la morte di Dio e la moderna, ubriacante autonomia dell’uomo

Sia assegnato il Premio Nietzsche 2021 a Lorenzo Cherubini, Jovanotti, per questi due versi della sua ultima canzone: “Zarathustra parla e c’illustra / che è tutta nostra questa giostra”. Nessun altro ha saputo dire in così poche, scelte parole la morte di Dio e la moderna ubriacante autonomia dell’uomo. Nel 1950 lo disse Gottfried Benn in “Doppia vita”: “La storia dell’uomo, con la sua vulnerabilità, la sua tragedia, ha inizio soltanto oggi. Finora egli aveva dietro di sé gli altari dei santi e le ali degli arcangeli…”. E Sossio Giametta, di Nietzsche il gran traduttore, scrive qualcosa di simile in “Saggio sullo Zarathustra”. Ma soltanto Jovanotti, puer aeternus di nome e di fatto, di Nietzsche esegeta e soggetto, ha saputo metterlo in rima.

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).