"Tradire il fare", 2015, di Manuel Pablo Pace, tra i pittori in mostra a "Veneto felice" ad Asiago

preghiera

Veneto piovoso, Veneto felice

Camillo Langone

Ad Asiago le precipitazioni ammontano a 1.634 millimetri annui e i paesaggi della pittura veneta sono più verdi di quelli della pittura non veneta. Come si può essere felici dove i campi sono secchi?

Il Veneto è felice innanzitutto perché in Veneto piove. L’ho capito salendo spesso ad Asiago per la mostra intitolata “Veneto Felice” (da me ideata, da Comisso battezzata, dal gruppo Brazzale organizzata). Ad Asiago le precipitazioni ammontano a 1634 millimetri annui, a Bassano del Grappa, quintessenza del Veneto, 1429 (per confronto, a Foggia i millimetri sono 522, a Cagliari 448, a Gela 368). La pioggia rende il Veneto verdeggiante e il verde ha un benefico influsso sull’agricoltura, sull’allevamento, sull’umore delle persone, delle vacche al pascolo e dei pittori. Ho scoperto che i paesaggi della pittura veneta (da Tiziano e Jacopo Bassano a contemporanei in mostra ad Asiago come Manuel Pablo Pace, Giuliano Guatta, Lorenzo Tonda) sono più verdi di quelli della pittura non veneta. Come si può essere felici dove i campi sono secchi e dove si teme che dai rubinetti possa da un momento all’altro uscire soltanto sabbia? La pittura, oltre alla fede, all’amore, al potere, racconta il clima e il carattere (entrambi non aridi, in Veneto).

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).