(Lapresse)

preghiera

Com'è commovente Trieste

Camillo Langone

L'autobiografia di Diego Marani ci guida nella città celeste, la Trieste dei ricordi

Lo stato non vuole che io vada a Trieste e io ci vado con Diego Marani, leggendo “La città celeste” (La nave di Teseo). E mi commuovo più che se ci andassi di persona. Mi è sempre venuto da piangere ogni volta che mi sono approssimato alla città fatale, dove il confine comincia a stringere: tra Redipuglia e Monfalcone est. Però arrivato in centro ho sempre riacquistato la lucidità. Invece stavolta la commozione non passa, anzi aumenta pagina dopo pagina. Dunque “La città celeste” è commovente non solo perché libro ambientato nella città più commovente d’Italia: anche perché è un’autobiografia, perché parla di giovinezza, di ragazze che non sono più ragazze, di amori distrutti dal tempo, ridotti a ricordo. “Da quarant’anni non tornavo a Trieste. Il treno sferragliava incontro al sole a picco sulla scogliera davanti al paesaggio sontuoso del mare. Guardando dal finestrino la città che si avvicinava mi sono messo a piangere”.
Chi non ama Trieste fino al pianto lasci perdere e accenda pure la televisione.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).