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i testi
Sostegno a Kyiv e asset russi: il compromesso del governo e le opposizioni in ordine sparso. Ecco le risoluzioni
Sette testi alla Camera sulle comunicazioni di Meloni in vista del Consiglio europeo: il centrodestra presenta una linea unitaria e incassa il via libera del governo, parere contrario per tutte le risoluzioni delle opposizioni. Il botta e risposta tra la premier e Conte
Sono in tutto sette le risoluzioni presentate alla Camera sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue. La maggioranza ha presentato una risoluzione unitaria, mentre le forze di opposizione si presentano in ordine sparso: dal Pd al M5s fino a Avs, Iv, Azione e +Europa, ogni gruppo ha presentato un proprio testo marcando differenze anche sostanziali, come ad esempio il ricorso all'utilizzo degli asset russi o l'invio di armi a Kyiv.
Il governo, con il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti, ha dato parere favorevole alla sola risoluzione del centrodestra, mentre ha dato parere contrario alle risoluzioni delle opposizioni. "Ci sono alcuni impegni" delle risoluzioni delle opposizioni "assorbiti dal testo" della maggioranza e "su altri punti siamo anche concordi", ma poiché nel complesso degli impegni "siamo contrari, il parere non è favorevole", ha spiegato Foti.
Il tema è stato oggetto anche di un passaggio delle comunicazioni di Meloni, che dagli scranni del governo ha detto: "Sicuramente nella maggioranza c'è un dibattito ma come sempre accaduto ci presentiamo qui e abbiamo una risoluzione con una linea chiara". Ad Angelo Bonelli "che dice lavoriamo per mandarla a casa – ha continuato la premier – dico che sono sempre pronta se si riesce, sono stata all'opposizione tanto e non mi preoccupa, ma mi preoccuperebbe mandare a Bruxelles un presidente del Consiglio che in Parlamento ha più risoluzioni e non sa quale linea politica adottare. Questo si indebolirebbe l'Italia".
La replica è quella di Giuseppe Conte, presidente del M5s. "Si parla nel dibattito pubblico delle nostre sensibilità diverse, ma nella vostra risoluzione non c'è scritto 'armi'. Non c'è scritto riarmo, che farete? Inviate o no queste armi in Ucraina? Forza, siete al governo - ha concluso l'ex presidente del Consiglio - non chiedete a noi dell'opposizione delle nostre diverse sensibilità. Noi, quando ci presenteremo agli italiani per governare, le risolveremo. Voi ancora dopo tre anni di guerra non le avete risolte".