Ansa
Le dichiarazioni
"Presidente, ha mollato l'Ucraina". "Al posto dei dati, fate storytelling". Calenda e Renzi ribattono a Meloni
Dopo le comunicazioni della presidente del Consiglio, in Senato i leader di Azione e Italia Viva commentano la produzione industriale e la posizione dell'Italia sugli asset russi: "Per un'Europa più forte bisogna votare a favore"
"Non credo che posso essere sospettato di avere un pregiudizio sulla sua linea di politica estera, eppure le posso dire che lei l'Ucraina l'ha mollata", ha detto il segretario di Azione Carlo Calenda intervenendo in aula al Senato durante le dichiarazioni di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista della riunione del Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre. "Vogliamo dire che tre anni e mezzo di governo se qualcosa non funziona è anche colpa vostra o siete dei passanti schiacciatasti?", ha dichiarato invece il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
Calenda: "Per un'Europa più forte bisogna votare a favore degli asset russi"
"Non credo che posso essere sospettato di avere un pregiudizio sulla sua linea di politica estera, eppure le posso dire che lei l'Ucraina l'ha mollata". Ha detto in aula al Senato, il leader di Azione Carlo Calenda, sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue. Calenda cita le ultime dichiarazioni di Putin. "Vorrei partire da una cosa che non è stata citata, il fatto cioè che Vladimir Putin ha definito dei maiali approfittatori i leader dei governi europei. Forse bisognerebbe da qui dare tutti insieme una solidarietà al presidente del Consiglio Meloni. Mi rendo conto che non si riesce a fare perché poi alla fine questo dibattito mostra la ragione per cui alla fine l'Europa cadrà. Perché è un dibattito dagli argomenti miserabili e pure un po' inutile. Alla fine l'Europa cadrà. E alla fine, signora Presidente del Consiglio, non avremo un'Italia più forte del passato, ma un'Italia vassalla".
Calenda parla del voto al Consiglio Ue: "Quando domani si esprimerà contro il fatto che venga sostenuta l'Ucraina attraverso gli asset russi, l'Europa darà l'ennesima prova della sua inesistenza. Come si fa ad avere un'Europa più forte? Votando a favore domani. Non è solo responsabilità sua, ma il problema è che o stiamo insieme o cadiamo". Il leader di Azione ha ribadito che "non siamo forti abbastanza perché quello che ci importa è il dibattito tra Meloni e Schlein ad Atreju. E' forse ora che le persone che ritengono che la democrazia liberale in Europa può finire nei prossimi cinque anni dovrebbero prendere i loro alleati vicini alla Russia e dire che quelle posizioni sono pregiudiziali. La mia impressione di fondo è che voi sareste tutti sollevati se l'Ucraina desse il Donbas a Putin perché così potreste fare le coalizioni politiche. L'unico problema è che se cade il Donbas poi cadono Kyiv e i paesi baltici e allora forse questi discorsi non serviranno più a nulla.
Renzi: "Di chi è la colpa del crollo della produzione industriale, se non di Meloni e Urso?"
"Qui, sollecitata dalle opposizioni, ha detto che sul riscatto della laurea l'emendamento sarà cambiato: ha dato una bottarella ai colleghi della maggioranza. Vorrei dire però che stiamo al 17 dicembre e la legge di Bilancio è ancora in commissione e si cambia con un messaggio nella replica della premier. Uno spregio del lavoro del Parlamento simile non si è mai visto". Lo dice Matteo Renzi in aula al Senato sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del consiglio Ue. "A proposito del vizio della coerenza di Meloni, sul capitolo della Fornero è inutile perderci altro tempo... Salvini disse a un comizio: 'Se il prossimo anno non avrò abolito la Fornero, torno qui e siete autorizzati a spernacchiarmi. Ci vorrà un esercito di lama per spernacchiare Salvini e tutto il governo".
"Il ministro Urso - ha attaccato Renzi - è l'uomo che ha bloccato Transizione 5.0 e Industria 4.0, è dunque il principale responsabile del crollo della produzione industriale del nostro paese, del crollo di Ilva e dei numeri fallimentari. Trentadue mesi su trentasei di produzione negativa, se non sono colpa di Meloni e di Urso, di chi sono colpa? Vogliamo dire che tre anni e mezzo di governo se qualcosa non funziona è anche colpa vostra o siete dei passanti schiacciatasti?". Il senatore di Italia Viva continua dicendo che "la presidente del Consiglio maschera i dati della produzione industriale con uno storytelling che va da Domenica In al Colosseo e tutto questo serva a mascherare il fatto che aumenta il debito pubblico, aumenta la pressione fiscale, aumentano i ragazzi che se ne vanno. Trovo fantastico che la premier ad Atreju abbia detto che è suo intendimento lanciare un grande piano perché i giovani non lascino l'Africa con il piano Mattei. Nel frattempo nel 2024 194 mila persone se ne sono andate dall'Italia".