(foto Ansa)

Il caso

Avs apre la crisi con Todde in Sardegna: "In giunta diremo no all'ampliamento della fabbrica di armi Rwm"

Luca Roberto

Fratoianni e Bonelli rilanciano la presa di posizione degli esponenti locali di Avs, che si oppongono al via libera della presidente allo stabilimento di armi: "Trovi un'altra soluzione". Imbarazzo nel M5s

Per dire quanto sia rilevante il guaio per i Cinque stelle e per il campo largo, basti osservare che l'ordine di colpire Alessandra Todde, partito dagli esponenti sardi, è stato condiviso dai vertici nazionali di Avs. “Siamo contrari alla delibera che autorizzerebbe l'ampliamento della fabbrica di armi della società tedesca Rwm del Gruppo Rheinmetalln" a Domusnovas, in Sardegna "e conseguentemente voteremo contro quando verrà portata in giunta regionale. La tedesca Rheinmetall fornisce a Israele munizioni di precisione da 120 mm per carri armati, ampiamente utilizzate nell'attacco terrestre a Gaza, secondo Der Spiegel”, hanno scritto in una nota l'assessore ai Lavori pubblici Antonio Piu e i consiglieri regionali Maria Laura Orrù, Diego Loi e Giuseppe Dessena. Il riferimento è al via libera all'ampliamento dell'azienda che produce armi nel Sulcis, annunciato la scorsa settimana dalla presidente della Regione. “Ho un ruolo istituzionale e lo devo svolgere fino in fondo, piaccia o non piaccia”, aveva spiegato Todde di fronte a una platea di oppositori del piano. “Potrei strappare qualche applauso se dicessi no alla Valutazione d’impatto ambientale per Rwm, negando una nuova autorizzazione per i manufatti già realizzati. E il giorno dopo mi ritroverei i tribunali e gli uffici dello stato che commissariano la regione e ottengono lo stesso risultato a cui ora vi opponete”. Ma già da subito, anche all'interno dei 5s sardi, la situazione è apparsa infuocata. Questo perché a livello locale le associazioni “pacifiste” hanno accusato i Cinque stelle di “tradimento”, visto che Todde ha cercato in tutti i modi di prendere tempo ed evitare di dare il via libera al progetto, conscia di come questo avrebbe comportato scossoni in giunta. 

A complicare il quadro, c'è che l'iniziativa degli esponenti sardi di Avs è stata concordata con i vertici nazionali: “Hanno fatto bene i consiglieri regionali di Avs Sardegna, compreso il nostro assessore, Antonio Piu, a prendere questa posizione forte, esprimendo non solo contrarietà ma anche chiedendo alla Todde lo stop alla delibera della Giunta che autorizzerebbe l'ampliamento della fabbrica di armi della società tedesca Rwm del gruppo Rheinmetall”, ha detto Angelo Bonelli, sostenendo la decisione di votare no in giunta. Seguito a ruota anche da Nicola Fratoianni: “Condivido in pieno l'iniziativa dei consiglieri regionali di Avs e dell'assessore Piu. Bisogna votare no all'ampliamento della fabbrica di armi tedesca Rwm in Sardegna. È utile quindi aprire un confronto con la presidente Todde per trovare soluzioni alternative”. Tutt'altro che una mano tesa ai Cinque stelle, anzi. Un modo per metterli spalle al muro, e per di più pubblicamente. "Si tratta di una decisione ad alto contenuto tecnico considerato che la Giunta delibera su una istruttoria fatta dagli uffici della Regione e valida per ogni azienda", ha detto Silvio Lai, deputato del Pd e segretario regionale del Pd Sardegna. "Per questo ci rimettiamo alle valutazione tecniche e politiche che la presidente della Regione vorrà fare in giunta o in coalizione".

Anche altre componenti della maggioranza hanno preso le distanze da Todde. 'Sono fermamente contrario all'ampliamento dello stabilimento a Domusnovas", ha fatto sapere Valdo Di Nolfo, consigliere regionale del gruppo Uniti per Todde. "La società tedesca Rheinmetall fornisce a Israele le munizioni che utilizzata negli attacchi a Gaza. La Regione Sardegna ha già espresso il suo sostegno alla Palestina. E ora credo non sia per nulla opportuno dare il via libera all'incremento della produzione di strumenti di morte''. Di Nolfo ha ricorda poi il tributo alla causa militare che paga la Sardegna. ''Abbiamo nell'Isola una fortissima presenza di poligoni e aree militari- conclude il consigliere di Uniti per TODDE -. La Sardegna sta dalla parte della pace, non può accettare sulla sua pelle l'ampliamento dell'industria bellica". 

È da quando Todde ha parlato che i Cinque stelle come contraltare si trincerano (perlopiù) dietro un imbarazzato silenzio. La scorsa settimana il M5s ha tenuto una conferenza stampa alla Camera ospitando il movimento "Boicottaggio disinvestimento e sanzioni” per denunciare le presunte corresponsabilità di Leonardo nelle operazioni di Israele a Gaza. A margine abbiamo chiesto alla deputata Stefania Ascari cosa ne pensasse della decisione di Todde ma ha ributtato la palla ai referenti sul territorio: "Chiederete a Perantoni". Il deputato che sta gestendo il dossier è infatti il sardo Mario Perantoni, che ha svicolato le richieste di commento da parte del Foglio. "Piena fiducia nell'operatore della Giunta e nelle scelte che ha fatto, sta facendo e farà la nostra presidente Todde, che ha dimostrato di saper governare la Regione con impegno e lungimiranza, anche quando obbligata a prendere decisioni difficili nell'esclusivo interesse della collettività", ha detto poi in serata Michele Ciusa, capogruppo M5S in Consiglio regionale. "Il confronto tra le forze di maggioranza, in Giunta e in Consiglio, prosegue da tempo su tutti i temi. Come spiegato dalla stessa presidente Todde sul caso RWM, attendiamo l'esito dell'istruttoria che non è ancora conclusa , ribadendo senza esitazioni che leggi e regole vanno rispettate. Il M5S ha sempre mantenuto una posizione lineare e coerente. Continueremo a governare la Regione fedeli al programma elettorale scelto dai cittadini e ai nostri principi: pace, tutela dell'ambiente, giustizia sociale e legalità", ha aggiunto Ciusa.

Anche dalle parti della presidente Todde l'imbarazzo è palpabile (oggi ha parlato di scali aeroportuali e di "continuità territoriale", evitando commenti sulla questione). Quasi non si aspettassero questo tentativo di sorpasso a sinistra da parte di Avs, che si iscrive alla più classica delle situazioni politiche ben esplicitate dalla famosa citazione del socialista Pietro Nenni: "Gareggiando a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura”.

Di più su questi argomenti:
  • Luca Roberto
  • Pugliese, ha iniziato facendo vari stage in radio (prima a Controradio Firenze, poi a Radio Rai). Dopo aver studiato alla scuola di giornalismo della Luiss è arrivato al Foglio nel 2019. Si occupa di politica. Scrive anche di tennis, quando capita.