Ansa

caccia all'oro

Nuovo stop della Bce sulle riserve auree di Bankitalia. Ma Giorgetti tira dritto: "Chiariremo"

Redazione

Continua il braccio di ferro tra il governo e Bruxelles. Nonostante la riformulazione, per la Bce "non è ancora chiaro quale sia la concreta finalità della proposta di disposizione rivista". Il ministro dell'Economia però non vuole mollare: "Forniremo alla Bce tutti i chiarimenti necessari"

Niente da fare, i nodi attorno all'emendamento presentato da Fratelli d'Italia che vuole attribuire la proprietà delle riserve auree di Bankitalia allo stato, non hanno intenzione di sciogliersi. Per la seconda volta in una settimana è arrivata la bocciatura della Bce, che continua a non comprendere fino in fondo il senso della proposta: "Nonostante le modifiche apportate -  si legge nel parere della Bce - non è ancora chiaro quale sia la concreta finalità della proposta di disposizione rivista" e "per questo motivo, e in assenza di spiegazioni in merito alla finalità della proposta di disposizione rivista, le autorità italiane sono invitate a riconsiderare la proposta di disposizione rivista, anche al fine di preservare l'esercizio indipendente dei compiti fondamentali connessi al Sebc della Banca d'Italia ai sensi del trattato". 

 

Un passo in avanti in realtà c'è stato: il firmatario dell'emendamento, il senatore FdI Lucio Malan, insieme al Mef, hanno riconosciuto che "le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d'Italia sono iscritte nel proprio bilancio e appartengono al popolo italiano", unendo le prime considerazioni della Bce con la formulazione sovranista voluta da FdI, ma per Bruxelles non è ancora abbastanza, tanto che questo secondo parere sembra uno specchio del primo di qualche giorno fa. Ma ora per la caccia all'oro è entrato ufficialmente anche il Ministro leghista Giancarlo Giorgetti, che si rivolgerà direttamente alla presidente Christine Lagarde: "Forniremo alla Bce tutti i chiarimenti necessari".

 

Intanto gli emendamenti promessi dalla maggioranza dovrebbero arrivare in commissione Bilancio al Senato nella giornata di giovedì, anche se si prevede qualche ritardo. I leghisti, al momento, non possono cantare vittoria: per ora vedono bloccati o già rinviati alcuni emendamenti che erano anche tra quelli segnalati. Primo su tutti il taglio al canone rai, che farà fatica a vedere la luce, poi il blocco dell'adeguamento dell'età pensionabile alla speranza di vita o della flat tax fino a 100mila euro per gli autonomi.