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l'intervista

Sensi lancia la manifestazione per l'Europa: "Serve tornare in piazza. Il governo faccia di più per Kyiv”

Riccardo Carlino

Il senatore dem richiama una nuova mobilitazione per l'Ue: "Stavolta in Campidoglio per raggiungere il Colosseo illuminato dalla bandiera dell’Unione. Mi auguro che tutte le forze italiane e tutti i partiti si sentano convintamente europeiste. Sia la Lega che il M5s”

"Sarebbe ora che venisse convocata una nuova manifestazione per l’Europa. Per dire dove siamo, chi siamo, per cosa vale la pena di combattere". Lo annuncia al Foglio Filippo Sensi, senatore del Pd, qualche minuto dopo aver lanciato la proposta su X. Tutto arriva qualche giorno dopo la pubblicazione da parte della Casa Bianca della nuova Strategia di sicurezza nazionale, in cui si legge che "il declino economico dell'Europa è eclissato dalla prospettiva reale e molto desolante dell'erosione della sua civiltà". 

"Non c'era bisogno ovviamente del documento trumpiano sull'Europa per avere la consapevolezza del fatto che i valori che ci tengono insieme, e in generale la messa a fuoco del destino europeo per quello che riguarda la difesa dell'Ucraina in tutti questi mesi, è sembrato farsi più trasparente", ci dice Sensi, auspicando che la nuova manifestazione stavolta abbia luogo in Campidoglio "per raggiungere il Colosseo illuminato dalla bandiera dell’Unione". 

Qualche mese fa le piazze si sono riempite per l'Ue su spinta di Michele Serra. "Partì con un'intuizione giusta, generosa, si addensarono poi una serie di distinguo e di bandiere diverse - dice il senatore– Alla fine si risolse in una bella piazza corale, ma anche composita, plurale, un po' come l'Europa. Mi è sembrato all'epoca un successo, un bel segnale. Forse è tempo di ripetere quell'iniziativa”. 

Roma si prepara a ospitare il leader ucraino Zelensky a breve. "È un segnale positivo. Ma il governo italiano potrebbe trovarsi di fronte all'imbarazzo di non sapere cosa dirgli, e soprattutto cosa dargli. Se la visita si risolverà nell'ennesima photo opportunity e qualche pacca sulla spalla, sarà un buco nell'acqua, e non potrà che confermare il fatto che siamo il fanalino di coda tra i grandi paesi europei a sostenere l'Ucraina. La Spagna ha preso degli impegni militari, la Francia anche. Quindi se Meloni sarà in grado, nonostante la Lega e nonostante l'intiepidimento del suo fervore ucraino, di mettere qualcosa accanto alle belle parole avrà fatto metà del suo dovere”, spiega il senatore.

A proposito, la Lega secondo lei parteciperà a questa manifestazione? "Non lo so. Le difficoltà interne alla maggioranza però sono plateali. Ma mi auguro che tutte le forze italiane e tutti i partiti si sentano convintamente europeisti, o no nella sua concezione". E per quanto riguarda il campo largo? “Nella minoranza non è inedito che il Movimento 5 Stelle non abbia mai abbandonato il suo antieuropeismo. più o meno aggressivo. Spero che tutti gli europeisti si possano ritrovare in piazza, così come nelle sedi parlamentari. Insomma, una piazza è un modo per dire che ci siamo, e per dirlo a chi invece ci vorrebbe indeboliti, confusi, dimezzati, reticenti, recalcitranti”.

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