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Il burraco della figlia del Cav.

Marina Berlusconi fa le primarie a pranzo: Occhiuto, Cirio, Zangrillo. Tajani soffre. Gianni Letta si diverte

Carmelo Caruso

Il ministro degli Esteri che si stava per blindare con i congressi da tenere a febbraio era sereno. Mai farlo con la la presidente di Mondadori. Prima c'era solo lui per la leadership, ora ci sono almeno cinque possibili candidati. Forza Italia esce rivitalizzata dai pranzi con la Cavaliera

Tony Tajani fa volare. Forza Italia è il nuovo Pd. Meloni ha il burraco, ma Marina Berlusconi ha Tony ballerino. Desiderano tutti andare a pranzo dalla Cavaliera per accreditarsi e mangiare gli gnocchi dello chef Ruggero. Marina li lascia fare (e fa le primarie) ma Tony Tajani soffre. Roberto Occhiuto (che è vice di FI) si vede già segretario, ma Tony, che capisce la musica, chiama Alberto Cirio (altro vice di Fi) e gli suggerisce: “Vai a prendere un pasticcino con Marina”. Tony che combina? Corre pure lui a Corso Venezia. L’effetto è “vanno e vengono”, i retroscena aumentano. Ne torna uno e dice: “Marina vuole me”. Torna l’altro “eh, no. Sono io”. Il ministro Zangrillo tace perché ha un rapporto personale (anche lui è andato da Marina). Gianni Letta si diverte come un bimbo. E’ adrenalina e calorie.

 

Finalmente in Forza Italia è grande politica. Cominciamo dalla svolta di Napoli. Avete presente il video virale di Tony Tajani che saltella, insieme a Meloni, al grido “chi non salta comunista è”. Ebbene, quando lo hanno visto dalle parti della Cavaliera è stato un “cribbio”. Il resto lo fa l’infinito Gianni Letta che ha un’idea ben precisa di FdI: “Non vogliono appartenenza ma solo militanza”. Ergo, il partito del fu Cav. deve lottare (anche perché Meloni non ha ascoltato i consigli saggi quando ha fatto le nomine in Sace). Tony Tajani che si stava per blindare con i congressi da tenere a febbraio era sereno. Mai farlo con Marina B. e Pier Silvio (a proposito, ci danno notizie non buone riguardo a Realpolitik, programma Mediaset di Tommaso Labate, ultimo esperimento di Mauro Crippa, Oppheneimer. Capi autori che cambiano, fughe, ripensamenti. Urge pezzo). Eravamo rimasti che Tony ballerino guida il partito con piglio, ma in Puglia non quaglia. I risultati non sono dei migliori. La Lega è rimasta a galla. In Sicilia è un falò con Schifani che si è affidato a Cuffaro. Cosa aveva quel gran genio di Schifani? Alle Europee ha puntato tutto su Edy Tamajo, mister 120 mila preferenze, solo che Tamajo ha superato Caterina Chinnici (la figlia di Rocco, vanto di Tony Tajani) che si è sempre opposta ad accordi fra FI e Cuffaro. E’ finita male per Cuffaro, malissimo per Schifani (la sua giunta traballa ogni giorno) e ancora peggio per Tony che non ha messo un freno agli accordi Schifani-Cuffaro. FI in Sicilia esplode e si parla di commissariamento, ispettori mandati da Roma (ieri Tajani ha incontrato Schifani per evitarlo).

 

Un cinema. Silvio, quanto ci manchi... Meloni ama il burraco, ma la Cavaliera ha un partito, lascito di papà e c’è adesso la battaglia della vita, il referendum sulla giustizia. Marina cosa chiede a Tony, da sempre? Un partito più liberale, dai diritti, al fisco. Ogni volta che Tony va a trovarla (ultima questo fine settimana, la notizia la dà Vittorio Amato dell’Adnkronos) la Cavaliera risponde che c’è piena fiducia accompagnata dai risultati fin qui conseguiti. Solo che poi incontra anche Occhiuto (che sta organizzando un mega evento a Palazzo Grazioli) ed esprime pieno gradimento anche a Occhiuto. Non serve neppure dirlo: pagine di quotidiani per Occhiuto. Il nord può essere da meno? Anche Cirio, presidente del Piemonte, che vuole fare il ministro, si fa ricevere da Marina. Altre pagine “Cirio da Marina”. Lo chef di Marina, Ruggero, fa gli straordinari. Se permettete al nord, c’è il ministro Zangrillo, Paolo, fratello di Alberto, medico che ha tenuto la mano di papà Silvio.

 

Marina stravede anche per Zangrillo. Come stravede per Cristina Rossello, che ha curato la gestione dell’eredità. Volete mettere che si dimentichi anche di Alessandro Cattaneo, Deborah Bergamini, Stefania Craxi, Letizia Moratti? La Cavaliera incontra anche loro. Tony Tajani è disperato. Tra i preferiti di Marina c’è anche Giorgio Mulè, ex direttore di Panorama, vicepresidente della Camera. Che fa Tony? Lo nomina a capo della campagna referendaria sulla giustizia e da giorni dicono che Tony e Mulè si mandano i cuoricini sul telefono. Tajani aveva annunciato i congressi regionali per blindarsi, ma obiezione. Il tesseramento scade il 19 dicembre e i congressi cadrebbero in piena campagna referendaria. Non si può fare. Non dimentichiamo che in Veneto la spallata di FI non c’è stata e Flavio Tosi, coordinatore di FI in Veneto, è stato surclassato da Zaia. Ancora giornali, pagine (cara Marina, ma comprati Repubblica! L’editoriale del lunedì di Paolo Gentiloni lo affidiamo a Gianni Letta e Gentiloni inviato a Montepulciano da Elly Schlein).

 

I parlamentari di Forza Italia hanno capito il gioco. Siete scontenti? Andate da Gianni Letta che magari poi gira la vostra richiesta a Marina B. Si sta mettendo alla grande. Prima c’era solo Tony Tajani ma adesso abbiamo almeno cinque possibili leader: Occhiuto, Cirio, Zangrillo, Bergamini, Mulè. I pranzi con Marina hanno rivitalizzato Forza Italia e provocato un’impennata comunicativa. La dispensa dello chef Ruggero ne soffre ma a casa B. non si bada al cibo. La morale: Marina si diverte e oltre ai libri Adelphi adesso, grazie a Occhiuto, il calabrese, legge anche Corrado Alvaro. Si mangia a più non posso, si impaginano i giornali. Resta solo una domanda: aumenteranno di voti o di peso?

  • Carmelo Caruso
  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio