(foto Ansa)
Il colloquio
Palazzi (Pd): “Basta inseguire l'emotività. Albanese non è un'eroina della sinistra”
Il sindaco di Mantova: "Le parole della relatrice Onu sulla Stampa sono sbagliate e irresponsabili. Lei un riferimeno? La posizione del Pd è chiara"
“Le parole di Francesca Albanese sull’attacco alla Stampa di Torino sono sbagliate e irresponsabili. La violenza va condannata sempre, punto. Non è un monito per nessuno, tantomeno per i giornalisti”. Il sindaco di Mantova e vicepresidente Anci Mattia Palazzi, esponente del Pd riformista, sembra muoversi sulla scia delle parole della sindaca di Firenze Sara Funaro, che ieri al Foglio ha spiegato le ragioni per cui sostiene che la relatrice Onu non sia meritevole della cittadinanza onoraria della sua città: “Non è opportuna per la storia di pace e di dialogo di Firenze”. E infatti Palazzi ricalca proprio la distinzione tra attività professionale e opinioni politiche. “Un conto è il suo lavoro come relatrice all’Onu, un lavoro corposo e importante che anch’io ho voluto approfondire, leggendo i suoi report. Un altro sono le sue posizioni politiche, verso cui non mi sono trovato certamente in sintonia”.
Eppure negli ultimi mesi, con la concessione della cittadinanza da parte di amministrazioni di centrosinistra come Napoli, Bari e Bologna – anche se quest’ultima ha un po’ rallentato l’iter, che però non è stato bloccato, come chiedevano le opposizion di centrodestra –, e con l’ospitata nelle sedi istituzionali da parte di sindaci come la prima cittadina di Genova Silvia Salis, c’è chi ha pensato che Albanese fosse diventata un punto di riferimento della sinistra e del Pd. “Io su questo penso che si debba fare una distinzione netta tra le sue opinioni e il suo lavoro alle Nazioni Unite, che si può apprezzare, senza però che Albanese venga considerata un’eroina. E’ un gioco da cui sinceramente mi sottraggo”, dice Palazzi al Foglio. “Io sono abituato a non farmi trasportare dal vento. E credo che soprattutto negli ultimi tempi ci sia stata questa tendenza a rincorrere i fatti sull’onda dell’emotività proprio per costruire nuovi eroi ed eroine, così come nuovi demoni. Ciò detto, non credo che la sinistra e il Pd l’abbiano mai considerata un punto di riferimento. E lo dimostrano anche le prese di posizione contro quest’ultima uscita sull’attacco alla Stampa”.
Palazzi, peraltro, sempre su questo giornale era intervenuto a dare solidarietà al sindaco di Reggio Emilia Marco Massari, contestato a fine settembre dall’Albanese perché reo, a dire della relatrice Onu, di aver messo sullo stesso piano il dramma di Gaza con il rilascio degli ostaggi israeliani. Questa vicenda non dovrebbe essere questo sì ‘un monito’ affinché anche le amministrazioni più tentennanti (vedi Bologna) facciano un passo indietro nella concessione della cittadinanza ad Albanese? “Ma non mi sento di intervenire sulle decisioni di altre amministrazioni”, dice in conclusione Palazzi da Mantova, il cui consiglio comunale non ha mai preso in considerazione la cittadinanza onoraria ad Albanese. “Ripeto, parlare di monito ai giornalisti è una posizione da condannare, così come altre posizioni politiche espresse in passato. Nel paese c’è senz’altro un sentimento genuino che è solidale con il popolo palestinese. Io, lo ribadisco, non sono abituato a farmi trasportare dal vento. E quando non si è d’accordo con certe prese di posizione e dichiarazioni bisogna dirlo con la schiena dritta”.
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