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l'intervista

La sindaca Funaro (Pd): "Dare a Francesca Albanese la cittadinanza onoraria è inopportuno per la storia di Firenze”

Luca Roberto

La prima cittadina dem: "Siamo una città che ha costruito ponti. E la relatrice Onu ha dimostrato di creare più divisioni che messaggi di pace. Le sue parole sull'attacco alla Stampa sono gravi"

Firenze è sempre stata una città che ha costruito ponti. Pur riconoscendo il lavoro importante svolto all’Onu come relatrice, penso che in troppe occasioni Francesca Albanese abbia dimostrato di creare più divisioni che messaggi di pace. E come sindaca di una città che per la sua storia ritiene che il tema dell’unione, della pace e del dialogo siano fondamentali, personalmente non ritengo opportuno conferirle la cittadinanza onoraria”. Lo dice senza ambiguità, parlando al Foglio, la sindaca di Firenze Sara Funaro, esponente del Pd. Una presa di posizione forte, esplicita, alla vigilia della riunione della commissione 7 del Consiglio comunale di Firenze che mercoledì sarà chiamata a discutere proprio dell’opportunità di concedere la cittadinanza onoraria alla relatrice Onu, sul modello di quanto fatto da altre città come Bologna e Bari. Premettendo di voler lasciare al Consiglio la sua autonomia, in questa intervista col Foglio Funaro parte dalle polemiche innescate da Albanese dopo l’attacco alla redazione della Stampa a Torino. Raid sì condannato ma che dovrebbe servire “da monito ai giornalisti”, aveva detto la relatrice delle Nazioni Unite.

“Io trovo quanto accaduto alla Stampa l’altro giorno un fatto gravissimo, un vero e proprio assalto alla libera stampa. L’ho condannato immediatamente esprimendo la solidarietà direttamente al direttore Andrea Malaguti e a tutto il giornale”, dice Funaro. “Questi attacchi non hanno assolutamente nulla a che vedere con i valori della pace e della difesa del popolo palestinese. Per questo non ci può essere una condanna con dei condizionali o con dei ma. E soprattutto, non ci possono essere assolutamente dei moniti. Le dichiarazioni che ha fatto Francesca Albanese io non solo non le condivido assolutamente ma ne prendo totalmente le distanze. Il giornalismo è presidio di democrazia e la stampa è libera, non si fa solidarietà condizionata. L’ho trovato una cosa grave”. Funaro ci tiene a far capire nel dettaglio le ragioni per cui, in qualità di prima cittadina, non ritiene opportuna concedere ad Albanese la cittadinanza onoraria. “Firenze è la città che fin dall’epoca di Giorgio La Pira ha costruito i dialoghi del Mediterraneo mettendo a confronto realtà che erano in guerra e in contrapposizione tra di loro. Abbiamo organizzato convegni con i sindaci del Mediterraneo e con i vescovi proprio per ragionare di pace. Io stessa ho portato avanti un’iniziativa, ‘Re-imagine Peace’, invitando nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio voci del popolo palestinese e del popolo israeliano, contrastanti e dissidenti nei confronti del governo di Netanyahu, come lo sono anch’io, ma che cercavano di confrontarsi e dialogare tra di loro, a partire da David Grossman e Muhammad Ali Taha, o le cantanti Noa e Mia Awad. Persone che stanno vivendo un dramma, ma che comunque cercavano di trovare il punto d’incontro”, riflette la sindaca. “Sono la prima che ha fatto una serie di azioni per condannare quello che sta facendo il governo di Netanyahu. Ho esposto il Sudario per segnalare i crimini nei confronti del popolo palestinese, abbiamo accolto famiglie da Gaza e tantissime altre azioni come le manifestazioni a difesa del popolo palestinese, essendo una di quelle che ha sempre creduto nei due popoli e due stati. Io per prima sono convinta che Netanyahu non solo stia compiendo crimini ai danni del popolo palestinese ma stia facendo un danno anche al popolo israeliano e al popolo ebraico. E però credo che qualsiasi equiparazione tra responsabilità del governo israeliano e del suo popolo sia un fatto grave”.

 

Ieri a Roma c’è stato un altro episodio antisemita con l’imbrattamento della Sinagoga a Monteverde e la vandalizzazione della targa in memoria di Michael Stefano Gaj Tachè, il bambino di due anni vittima del terrorismo palestinese morto il 9 ottobre 1982. “Inaccettabile, così come inaccettabili erano le scritte sui muri viste la scorsa settimana in una manifestazione qui a Firenze che inneggiavano al 7 ottobre”, aggiunge Funaro. Sull’onda della sua presa di posizione, chiediamo, anche le altre città amministrate dal centrosinistra e che hanno iniziato l’iter per concedere la cittadinanza onoraria ad Albanese dovrebbero ravvedersi? Può una figura estremista come Albanese essere considerata un riferimento della sinistra e del Pd? “Io faccio la sindaca di Firenze e rappresento la città di Firenze con la sua storia. Viviamo in una democrazia in cui ognuno fa le proprie scelte”, conclude allora Funaro. “Ci sono momenti e momenti in cui vengono prese delle decisioni. Io parlo ovviamente per Firenze, e Firenze è una città che ha sempre parlato al mondo intero per cui penso che abbiamo una doppia responsabilità. Non la vedo tanto una questione legata solo e esclusivamente al centro-sinistra ma di messaggio che mandiamo a livello universale. Qui riconoscimenti li abbiamo dati anche al Dalai Lama. Per questo credo che darla a Francesca Albanese sia inopportuno”.

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  • Pugliese, ha iniziato facendo vari stage in radio (prima a Controradio Firenze, poi a Radio Rai). Dopo aver studiato alla scuola di giornalismo della Luiss è arrivato al Foglio nel 2019. Si occupa di politica. Scrive anche di tennis, quando capita.