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il triangolo no
Boomerang Atreju: Schlein ha provato a spiazzare Meloni ma è rimasta spiazzata
La manifestazione politica della destra giovanile si rivela una trappola per la segretaria del Pd. E la sua ospitata a Piazzapulita è controproducente. Donzelli: "Quando l'opposizione avrà un leader unico e riconosciuto da tutti saremo felici di accoglierlo"
La mossa che Elly Schlein ha pensato per spiazzare Giorgia Meloni ha finito per spiazzare la stessa segretaria del Partito democratico. Diventando una reclame involontaria per Atreju, la manifestazione politica organizzata da Gioventù Nazionale, la sezione giovanile di Fratelli d'Italia, dal 6 al 14 dicembre a Castel Sant’Angelo.
Schlein ha lanciato la sfida, chiedendo di essere invitata sul ring della festa meloniana, a patto di potere avere un confronto diretto con la presidente del Consiglio. Ma alla kermesse era già invitato Conte, che non aveva per altro posto condizioni, e Meloni ha avuto gioco facile a proporre un triangolo dialettico aperto anche all'altro leader dell'opposizione. Il modo migliore per evitare di "battezzare" un solo avversario a leader del campo opposto. Così l'opposizione divisa si è fatta un'arma nelle mani della premier. La presenza dfi Conte, ha detto Meloni, è indispensabile "per due ragioni: la prima è che Conte, a differenza di Schlein, negli anni passati ha partecipato ad Atreju senza imporre alcun vincolo, anche quando era presidente del Consiglio. La seconda è che non spetta a me stabilire chi sia il leader dell’opposizione, dal momento che il campo avverso non ne ha ancora scelto uno. Da parte mia, quindi, sono disponibile a un confronto unico con entrambi". Conte ha subito accettato: "Avevo sondato la possibilità di un confronto con Meloni ad Atreju anche nelle precedenti edizioni e mi fu risposto di no", scrive sui social. "Ora leggo che la premier accetta di confrontarsi a patto che sul palco ci siamo sia io che Schlein. Per me va sempre bene confrontarsi e dirsi le cose come stanno. Anche in 'trasferta', davanti a un pubblico che ho rispettato anche quando ero presidente del Consiglio e Fratelli d’Italia non era forza di maggioranza. Non mi sottraggo certo oggi. Ci sono!".
Di tutt'altro avviso Elly Shclein, che ieri sera a Piazzapulita ha provato a rimediare. “Meloni continua a scappare. Allora perché non invita sul palco anche Salvini e Tajani? È ridicolo”. Una risposta non del tutto riuscita e che suona come un rifiuto al confronto, benché sotteso tra le righe.
Poco dopo il suo intervento su La7, infatti, è arrivata una nota firmata dal capo organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli: “Dispiace che Elly Schlein abbia anche quest'anno alla fine declinato l'invito ad Atreju. Come sempre la nostra festa è aperta a chiunque a prescindere da idee politiche e posizionamento culturale. Il confronto per noi è il sale dell'impegno politico e tutti gli ospiti sono ben accolti e graditi. Giorgia Meloni con disponibilità aveva anche accettato di cambiare l'impianto storico della festa per fare un confronto con Schlein e Conte, vista la disponibilità da entrambi dimostrata. Se questo non è possibile andiamo avanti con gli ospiti che parteciperanno senza porre condizioni e che ringraziamo per questo. Quando l'opposizione avrà un leader unico e riconosciuto da tutti saremo felici di accogliere ad Atreju un confronto diretto tra Giorgia Meloni e il leader individuato”