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L'asse gialloverde si ricompone a Strasburgo sulla cessione dei territori ucraini alla Russia

Redazione

Il Parlamento europeo adotta una risoluzione sul piano di pace per l'Ucraina in cui afferma che "nessun territorio occupato sarà mai riconosciuto come russo" e critica "l'ambivalenza di Washington". FdI, Pd, Fi e Avs votano a favore, mentre la Lega si astiene e il M5s si spacca: metà astenuti e metà contrari

L'asse gialloverde che strizza l'occhio alla Russia si ricostituisce a Strasburgo. Oggi il Parlamento europeo ha approvato una relazione sul piano di pace per l'Ucraina in cui afferma che "nessun territorio occupato sarà mai riconosciuto come russo". La relazione inoltre riconosce gli sforzi negoziali degli Stati Uniti, ma critica "l'ambivalenza di Washington", giudicata "dannosa ai fini di una pace duratura". Qualsiasi accordo, hanno affermato gli eurodeputati, "non potrà limitare il diritto dell'Ucraina a difendere sovranità e integrità territoriale, né la sua libertà di scegliere le proprie alleanze, senza veti russi". Una posizione che Lega e il M5s non condividono: gli eurodeputati del Carroccio infatti si sono astenuti, mentre quelli del M5s si sono spaccati, metà contrari e metà astenuti. Le delegazioni di Fratelli d'Italia, del Pd, di Forza Italia e di Avs hanno tutte votato a favore. 

"La risoluzione votata dal Parlamento europeo sull'Ucraina è un tentativo maldestro di mettere i bastoni fra le ruote nel processo di pace in corso”, ha spiegato in una nota il M5s. “La risoluzione stabilisce altre condizioni che rendono i negoziati difficili, se non impossibili”. Le condizioni a cui fanno riferimento “potrebbero sfociare in una nuova escalation e per questa ragione non potevamo sostenere questa risoluzione”, è la posizione dei grillini a Strasburgo. Nel dettaglio, Mario Furore, Antonella Palmisano, Gaetano Pedullà e Pasquale Tridico – appena tornato al Pe dopo l’addio alla sua regione - si sono astenuti e Danilo Della Valle, Carolina Morace e Dario Tamburrano che hanno votato contro.