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regionali 2025
Chi entra e chi esce dai consigli regionali dopo il voto: il confronto con il 2020 per ogni partito
Dall'exploit della Lega in Veneto con Zaia capolista fino al dominio del Pd in Toscana, passando per i seggi persi dal centrodestra in Puglia. Il quadro aggiornato di come sono composti i consigli regionali rispetto alle precedenti elezioni
In Veneto FdI doppia i consiglieri. Bene il Pd, entrano Avs e M5s
In Veneto ha vinto il leghista Alberto Stefani. I seggi da spartire nel centrodestra sono 33: domina la Lega che avrà a disposizione 19 seggi. Il dato però non tiene conto del fatto che questa volta la lista Zaia non c'è. Per intenderci: nel 2020 la lista “Zaia Presidente”, che correva separata da quella della Lega, arrivò a un milione di voti, prendendo 23 seggi. La Lega, in questa tornata elettorale, grazie a Zaia capolista in tutte le regioni e con 204.000 preferenze, ha raddoppiato i suoi voti e i suoi seggi. In ogni caso, Fratelli d'Italia non arriva neanche alla metà: si ferma a 9, anche se il dato è quasi raddoppiato rispetto alle scorse elezioni. Se invece al sud, come vedremo successivamente, la sorpresa si chiama Forza Italia, in Veneto i forzisti faticano e conquistano 3 seggi, comunque uno in più rispetto a 5 anni fa. Uno a testa invece per la Liga Veneta e l’Udc. A secco Noi Moderati, che alle scorse elezioni neanche esisteva. In generale, il centrodestra perde 600.000 voti.
Nel centrosinistra la lista a sostegno di Giovanni Manildo è a trazione Partito Democratico: su un totale di 14 seggi conquistati dalla coalizione, 9 vanno ai dem, seguiti da Avs con 2. Delusione invece per il M5S, con un solo seggio, come anche la lista Uniti per Manildo e Le civiche Venete. Grande risultato per l'outsider Riccardo Szumski, che con la sua Resistere Veneto guadagna 2 seggi in consiglio regionale. Rispetto a cinque anni fa i risultati del centrosinistra sono migliori: all’epoca si conquistarono solo 8 seggi e circa 160.000 voti in meno.
In Campania il centrodestra conquista 7 seggi in Consiglio rispetto al 2020
Spostandoci più a sud, in Campania, a vincere è il pentastellato Roberto Fico. Il centrosinistra conquista trentadue seggi, esattamente come cinque anni fa. Il Pd ne conquista 10 e doppia il M5S, che arriva a 5 riuscendo a star davanti alla lista del presidente uscente Vincenzo De Luca A testa alta, seppur con una differenza minima di qualche migliaio di voti. Nonostante ciò, De Luca porta a casa 4 seggi. Avanti Campania, Casa Riformista e la lista del nuovo governatore Fico si fermano a 3. Infine le liste di Avs e di Clemente Mastella, con 2 seggi a testa. Nelle elezioni del 2020, la presenza di molte liste (quindici) distribuì il voto nel centrosinistra, che vedeva comunque il Pd come primo partito, seguito dalla lista di Vincenzo De Luca. Guardando a cinque anni fa, in Campania è il centrosinistra a perdere voti: circa 500.000.
Il centrodestra, invece, riesce a conquistare 7 seggi in più rispetto ai 10 delle scorse regionali, arrivando a 17. Se li spartiscono in egual misura Fratelli d’Italia e Forza Italia: 6 per entrambi. La Lega arriva a 3, mentre la lista del candidato Edmondo Cirielli si ferma a 2. Anche se la coalizione è rimasta bloccata al 35 per cento, i voti di coalizione sono quasi il doppio paragonati al 2020. Solo la Lega perde qualche migliaio di voto.
Nel consiglio regionale della Puglia FI e Lega perdono seggi, fuori Avs
È stata forse la vittoria più scontata di queste elezioni quella di Antonio Decaro, che con la coalizione di centrosinistra ha portato a casa ben 29 seggi. Il dominio del Pd porta a casa 14 consiglieri regionali, segue la lista del candidato Decaro con 7. Quattro seggi a testa per M5S e Per la Puglia. Flop per Avs che non riesce a conquistarne neanche uno. Anche in Puglia, le liste della coalizione di centrosinistra di cinque anni fa a sostegno di Michele Emiliano erano quindici, ma solo in tre riuscirono a conquistare seggi: il Pd ne conquistò 15, mentre la lista del candidato Con Emiliano e i popolari ne presero sei, per un totale di ventisette, due in meno rispetto a oggi.
Passo indietro, invece, del centrodestra. Persi 7 seggi e più di 200.000 voti. Dei 20 consiglieri regionali del centrodestra, 11 sono di Fratelli d’Italia, 5 di Forza Italia e 4 della Lega. Infatti, l’unica forza della maggioranza che è riuscita ad aumentare il numero dei voti alla propria lista è quella di Giorgia Meloni, che nel 2020 di seggi ne aveva 6.
Nel consiglio regionale toscano, la Lega resta con un solo seggio
Le recenti elezioni del 12 e 13 ottobre in Toscana hanno visto la conferma di Eugenio Giani come presidente della Regione e il centrosinistra uscire con un bottino di 23 consiglieri regionali eletti, uno in meno rispetto alle passate elezioni. Quattordici seggi per il Pd, 4 per Casa Riformista, 3 per Avs e ultimo posto per il M5S con due seggi. Un voto distribuito tra più forze politiche rispetto a 5 anni fa, che vedeva 22 seggi al Pd e 2 alla lista di Italia Viva con +Europa. Circa 90.000 voti perduti ma equilibri rimasti pressoché invariati. L'unico elemento da considerare è il M5S, che nel 2020 decise di correre da solo acciuffando 13 seggi e il doppio dei voti rispetto a questa tornata elettorale dove ha prevalso una logica di coalizione.
Nel centrodestra si è respirata un’altra aria con solo 15 seggi: nel 2020 erano 24. Ma soprattutto gli equilibri all’interno della coalizione sono cambiati: se 5 anni fa la Lega doppiava FdI e aveva sette volte i voti di Forza Italia, oggi il Carroccio si ritrova addirittura sotto ai forzisti, conquistando un solo seggio. Forza Italia ne conquista 2 mentre il partito di Giorgia Meloni domina con 12.
In Calabria il Pd perde un seggio rispetto a cinque anni fa
Il 5 e 6 ottobre Roberto Occhiuto ha vinto le elezioni regionali in Calabria, portando a casa 20 seggi, uno in più rispetto a cinque anni fa, con la coalizione di centrodestra al tempo guidata da Jole Santelli, morta a ottobre 2020. In questa tornata elettorale è cresciuta Forza Italia, prima forza della maggioranza in Calabria, oggi e 5 anni fa, conquistando 7 seggi. La lista di Occhiuto ne prende 4 come Fratelli d’Italia, che cresce in voti ma non in seggi, mentre la Lega perde un seggio e anche qualche migliaio di voti. Noi moderati si ferma a 2.
In leggera flessione il centrosinistra, con Pasquale Tridico candidato, che con i suoi 9 seggi conquistati ne registra uno in meno rispetto a 5 anni fa, anche se ottiene circa 90.000 voti in più. Quattro seggi sono andati al Pd, 2 alla lista del candidato e 1 a testa per M5S, Democratici Progressisti e Casa Riformista.
Nel consiglio regionale delle Marche c'è il tracollo della Lega
Le Marche sono la regione che a settembre ha aperto il cerchio delle elezioni regionali 2025, dove ha vinto il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli. I seggi conquistati dal centrodestra sono 19 e anche qui c’è stato un rovesciamento degli equilibri. Se nel 2020 la Lega dominava la coalizione, quest'anno ha conquistato gli stessi seggi di Forza Italia: 3. Si conferma prima lista Fratelli d’Italia con 10 seggi, 1 a testa per le liste civiche a sostegno di Acquaroli. Nel centrosinistra è sempre il Partito democratico a farla da padrone con 6 consiglieri regionali su 11. Arriva a 2 la lista civica a sostegno del candidato dem Matteo Ricci, 1 a testa invece per M5S, Avs e Progetto Marche.