La Russa in Campania per Sangiuliano, candidato a rischio
L'ex ministro della Cultura rischia di non essere eletto al consiglio regionale. Complice la sua antica ruggine con Cirielli e l'inisidia di un altro candidato: Marco Nonno. FdI schiera il presidente del Senato
Un governo per Sangiuliano. Dopo Crosetto a Napoli, dopo Lollobrigida a Nocera Superiore, è la volta di Ignazio La Russa a Palazzo Caracciolo. La seconda carica dello stato si allontanerà da Palazzo Madama il 13 novembre non tanto – o non solo – per ritemprare la coalizione di centrodestra in Campania. Ma soprattutto per illuminare un candidato fortemente voluto e fortemente a rischio. La Russa ridarà luce, a Napoli, all’ex parigino Gennaro Sangiuliano. Lo farà nel corso di un evento previsto venerdì 13 e dedicato solo a lui (giovedì 6 sarà invece a Pagani, in provincia di Salerno, con gli altri candidati). Una giornata dedicata all’ex ministro della Cultura, quindi, che nonostante l’affetto delle sorelle Meloni (Arianna lo difende strenuamente da Report), è oggi insidiato dall’interno. Al punto da rischiare, qualora i numeri confermassero gli oracoli, di non entrare in consiglio regionale.
Se Edmondo Cirielli dovesse infatti “perdere male”, e cioè con una forbice del 10 per cento e oltre, il primo (e forse unico) uomo eletto nelle circoscrizione del capoluogo potrebbe non essere Gennaro il Capolista bensì Marco Nonno: totem del quartiere Pianura. Candidato che in virtù del “voto organizzato” conquisterebbe il seggio.
Una sconfitta nella sconfitta, per Fratelli d’Italia, che al livello nazionale ha auspicato il suo ritorno dalla Francia. Uno scacco che assume toni ancor più oscuri, a ben vedere, se all’insidia fisiologica del candidato più forte, si aggiunge persino l’antipatia del candidato presidente. Tra Cirielli e Sangiuliano, la ruggine risale sicuramente al giuramento al Quirinale. Da allora sino alle dimissioni, l’ex ministro fu l’uomo di FdI al Sud. Ruolo che Cirielli, adesso, vuole avocare a sé. Per intenderci: l’insofferenza tra i due è tale che l’aspirante governatore ha saputo all’ultimo dell’iniziativa che a Palma Campania avrebbe preannunciato, settimane fa, la candidatura dell’altro. A questo punto, quindi, che Cirielli sfreghi i corni rossi per l’elezione di Nonno, è pensiero magico. Ma che il governo abbia inviato i rinforzi per Sangiuliano, è logico.