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La Camera accelera sui viaggi della memoria. Il 31 ottobre arriva in Aula la legge

Dopo tre anni di attesa e a un mese dal "caso" Roccella, arriva in Aula la pdl a prima firma Verducci (Pd) per sostenere e valorizzare i viaggi nei luoghi della Shoah. Liliana Segre in prima fila. 1,5 milioni per non smarrire i campi di internamento italiani e per riportare gli studenti nei luoghi della storia

Solo poche settimane fa, la ministra Eugenia Roccella si era chiesta pubblicamente se le visite scolastiche ad Auschwitz non fossero diventate delle semplici “gite”, insinuando dubbi sul valore educativo delle visite ai lager e sulla una riduzione di senso e responsabilità storica. Una frase sufficiente a riaprire una ferita mai sanata e a provocare la reazione indignata, tra gli altri, della senatrice a vita Liliana Segre, che quel campo di sterminio l’ha visto davvero, da bambina. Ora, nel clima avvelenato da nuovi episodi di antisemitismo e dal ritorno di retoriche minimizzanti, arriva un gesto politico che va nella direzione opposta. Il 31 ottobre, dopo quasi tre anni di attesa, l’Aula della Camera esaminerà una proposta di legge che sostiene e valorizza i “viaggi della memoria”, con la prima firma del senatore Pd Francesco Verducci e appoggiata della stessa senatrice Segre.

  

La "mappa della memoria"

Il testo, depositato nel Giorno della memoria del 2023 e già approvato all’unanimità dal Senato, porta la firma di tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione. La proposta di legge intende creare una “mappa della memoria”: un censimento dei campi di internamento, prigionia e concentramento attivi in Italia nel corso del Novecento. Luoghi spesso dimenticati, quando non del tutto cancellati, che raccontano il volto italiano della violenza nazifascista. L’obiettivo dichiarato è duplice: proteggere la memoria materiale (i siti fisici, ciò che rimane di quegli spazi di segregazione e morte) e quella immateriale, fatta di testimonianze, narrazioni, educazione civica rivolta alle nuove generazioni. I numeri raccolti dalla Fondazione Museo della Shoah parlano da soli: 135 campi di concentramento, 85 campi di lavoro, 109 campi di prigionia, 15 campi speciali della Repubblica di Salò, 566 località di internamento, e decine di carceri, confini e soggiorni obbligati. Una mappa fitta, che attraversa l’Italia come una vena nera. 

 

Il progetto prevede uno stanziamento complessivo di 1,5 milioni di euro: 300 mila per la realizzazione della mappa, sotto la guida della presidenza del Consiglio e 1,2 milioni al ministero dell’Istruzione per cofinanziare i viaggi scolastici nei luoghi della memoria. Si tratta di risorse reperite senza nuovi oneri di bilancio, attingendo ad accantonamenti del Mef. In origine, i fondi previsti erano 5 milioni: un taglio deciso dal ministro dell’Economia, che però non cambia - nelle intenzioni dei proponenti - la sostanza politica del provvedimento. "La priorità è approvare la legge", ha spiegato Verducci, "poi si potrà rafforzarla". La legge arriva in un momento in cui, paradossalmente, la memoria sembra essere al centro del dibattito pubblico proprio perché continuamente messa in discussione. Ed è qui che il Parlamento è chiamato a un’assunzione di responsabilità. Non solo nei confronti dei sopravvissuti come Segre, ma nei confronti di studenti che dovranno riconoscere e respingere i segnali dell’odio quando tornano a manifestarsi.