Subbugli a 5 stelle

Solo Toninelli segue Appendino. Maiorino: “ Renzi fuori dal campo largo”

Gianluca De Rosa

Dopo la minaccia di dimissioni contro la coalizione con Pd e Avs l'ex sindaca di Torino e Conte si vedranno sabato al Consiglio nazionale. I contiani sminuiscono: "Normale dialettica". Ma su cosa deve fare il Movimento con le alleanze ognuno ha una sua idea

 Scissione? “Abbiamo già dato”, ironizza la presidente della Sardegna Alessandra Todde in riferimento all’espulsione de facto del fondatore Beppe Grillo. Le parole di Chiara Appendino agitano il Movimento 5 stelle. Martedì sera durante l’assemblea dei gruppi pentastellati di Camera e Senato l’ex sindaca di Torino, dopo l’ennesima batosta alle regionali, ha chiesto di “rimettere in discussione temi e alleanze”. A partire da quella con Pd e Avs. Per dare una scossa Appendino ha fatto sapere di essere anche pronta a dimettersi. Ma se l’ex sindaca ha dentro il M5s delle sue truppe non si vedono. Sono come la  shadow unit di Hamas, invisibili. Ma, in questo caso, un po’ meno efficaci nel far fuori i nemici. L’unico a parlare dunque è l’ex ministro Danilo Toninelli, ancora membro del collegio dei Probiviri del Movimento, ma di fatto ormai fuori dal partito: “Chiara Appendino ha messo in discussione la linea politica di Conte: finalmente qualcuno lo fa, peccato che sia troppo tardi”. Dietro all’apparente silenzio comunque c’è chi ascolta con attenzione. La linea di Appendino d’altronde è anche quella di un’altra ex sindaca, Virginia Raggi, da sempre contraria all’alleanza organica con il Pd. La questione è molto sentita. Cosa fare con le alleanze? La Toscana, dove la candidata di Potere al popolo Antonella Bundu ha probabilmente drenato un pezzo dei consensi pentastellati ridotti ormai a poco più del 4 per cento ha riacceso dubbi e timori. Tra i parlamentari contiani però è tutto un ridimensionare. Un ridurre le parole di Appendino a una normale dialettica di partito. Dice la deputata Vittoria Baldino: “Chiara poneva un tema di postura, di come si sta in un’alleanza, non l’ha messa in discussione”. Aggiunge il capogruppo a Montecitorio Riccardo Ricciardi: “Ma quale minacce di dimissione, c’è stato solo un normale dibattito”. Della serie: Chiara non vuole rompere le alleanze, è stata fraintesa. 


Solo Alessandra Maiorino, deputata senza peli sulla lingua (è lei che su Israele diede del “prezzolato” al ministro Tajani”), non nasconde il problema: “Penso che sia stato montato un caso sul nulla. Chiara in passato è stata molto più netta contro l’alleanza con il Pd”. E ha ragione?  “Io sono per una coalizione con Pd e Avs, fine. Mentre non credo che possa esserci la Casa riformista. Lo dico sempre anche a Renzi. Ha una visione socio-economica del paese che è agli antipodi della nostra”. E però senza Renzi non si vince. “Chi fa le addizioni sbaglia, senza Renzi noi prendiamo molti più voti da chi invece si asterrebbe perché non crede in un simile minestrone. Sull’intera coalizione tenere fuori i riformisti avrebbe un effetto moltiplicativo: si diventa più credibili con direzioni parallele e non divergenti”. Sabato intanto la questione Appendino dovrebbe deflagrare. E’  stata convocata una nuova riunione del Consiglio nazionale proprio per discutere la linea del partito.