Le dichiarazioni
Meloni sulla Flotilla: "Pericoloso e irresponsabile insistere". Conte: "Avete finto di non vedere un genocidio"
A margine del Consiglio europeo di Copenaghen, la premier critica la missione navale diretta a Gaza: “Non capisco perché insistere in questa fase delicata”. Dal M5s chiusura alla mozione unitaria di domani su Gaza
"Non capisco perché insistere in un'iniziativa del genere: in questa fase in cui tutti dovrebbero capire che attendere, durante un negoziato di pace, è la cosa più giusta". La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine della riunione informale del Consiglio europeo di Copenaghen sul tema della sicurezza e della difesa, ha risposto così sulla Global Sumud Flotilla, l'iniziativa umanitaria e politica per portare beni essenziali nella Striscia di Gaza che in queste ore sta entrando nel limite delle 120 miglia nautiche, il raggio entro cui solitamente intervengono le navi della marina militare israeliana. "Penso che il rischio di un'iniziativa che diceva di nascere per questione umanitaria, ma poi invece era per forzare un blocco navale, assume dei contorni incredibili in questa fase: ma forse alleviare le sofferenze del popolo palestinese non erano le priorità", ha aggiunto Meloni.
"È possibile che nel vertice informale del Consiglio europeo di oggi a Copenaghen verrà discussa la crisi in medio oriente: il sostegno europeo al piano di pace è la cosa più importante. Aspettiamo la risposta di Hamas. In questa fase, in un equilibrio estremamente delicato e di fronte a una possibilità che sarebbe storica, insistere in una iniziativa che ha margini di pericolosità e irresponsabilità, continuo a non capirlo". E ricorda anche le parole del presidente della Repubblica. "Penso che dopo gli appelli che sono stati fatti, dal presidente Mattarella e da altri leader europei, il rischio di una iniziativa che diceva di nascere per una questione umanitaria - e poi si è scoperto che era per forzare un blocco navale - assume dei contorni che sono incredibili".
Parlando alle Nazioni Unite, Meloni aveva già annunciato che la maggioranza avrebbe presentato in Parlamento una mozione per subordinare il riconoscimento dello stato di Palestina a due condizioni: la liberazione degli ostaggi israeliani e l’esclusione di Hamas dal futuro governo palestinese. L'iniziativa è stata ben accolta da tutto il centrodestra, ma non dall'opposizione, a eccezione di Azione e Italia Viva. Il leader del Movimento 5 Stelle, come anche il Partito democratico, ha detto che non la voterà: "E' davvero ardito chiedere un voto compatto su una risoluzione sulla Palestina dopo che un governo, una maggioranza, ha finto di non vedere un genocidio, 20 mila bambini uccisi. Direi che non ci sono i presupposti per un voto compatto". Parlando ai giornalisti in un punto stampa in provincia di Cosenza, durante la campagna elettorale per le regionali di domenica, Conte ha ricordato che "ci sono dei nostri connazionali in mare, in condizioni molto complesse e delicate. Invito Meloni a fare il premier di tutti per una volta anzichè il leader di Colle Oppio". E rincara la dose sulla Flotilla: "L'altro giorno insultava questi nostri connazionali, ieri addirittura li ha accusati di sabotare la pace. Ma forse la pace è stata sabotata da chi ha continuato a fare commercio con Israele, da chi ha finto di non vedere un genocidio in corso".