
Il colloquio
Boccia 90° minuto: "Il Pd nelle Marche gioca fuori casa. Meloni se perde toglie il Veneto a Salvini"
Le parole del capogruppo Pd al Senato: "Le Marche? Non ci dobbiamo abbattere se si perde e neppure esaltare se si vince. Lottare. Avanti, con Ricci. Gaza incide sulle coscienze degli elettori. Il Pd è il popolo di Elly"
Francesco Boccia dà la linea e il Foglio la declina. Effetto Gaza nelle Marche? “La coscienza collettiva sta con Gaza. Può avere un peso”. Matteo Ricci vince o perde? “Innanzitutto giochiamo fuori casa”. Il Pd quanti goal farà? “Saremo primo partito, il Pd lo sarà ovunque, in Calabria, in Veneto, ovunque. Siamo la forza trainante del centrosinistra. Dobbiamo essere uniti sempre per battere Meloni”. Cosa buona e giusta. Ma se nelle Marche si perde? “Non ci dobbiamo abbattere se si perde e neppure esaltare se si vince. Lottare. Avanti, con Ricci per le Marche”. Se Meloni crolla nelle Marche? “Farà il fallo di reazione su Salvini. Vedrete” L’analisi, l’acume, del Boccia di Bisceglie, l’allenatore del popolo di Elly Schlein, l’Igor Tudor del Pd.
Parliamo con il tattico del Partito democratico, il coach Boccia, il capogruppo al Senato, e marito di Nunzia De Girolamo (viva De Girolamo in Rai! Ciao Nunzia!). La freddezza, il fascino e, se consentite, la formidabile capacità di Boccia ovvero non perdere la calma neppure con i giornali riformisti. Allenatore Boccia, torniamo sulla palla. Le Marche? “Ce la stiamo giocando, fino alla fine”. Fino al novantesimo minuto (messaggi dalle Marche: Ricci in grande recupero, testa a testa) ma se lunedì, facendo le corna (come le ha fatte Dario Franceschini, il Grande) si perde, cosa accade? “Siamo un grande partito e come sempre…”. Caro Boccia non teme i fischi del riformismo? Non teme il contropiede dei “Gendarmi con Gentiloni e Guerini”, la nuova corrente che ha esonerato Stefano Bonaccini? “Tengo a precisare che ho stima per Lorenzo, come per Paolo. Siamo nella stessa squadra”. Ma quando si perde è sempre colpa dell’allenatore. Intendiamo Schlein. Cosa succede alla segretaria, al numero 10? Risposta: “Lo spiego ancora. Elly ha avuto il merito di risvegliare un popolo. Il nostro popolo di sinistra. Vi invito a venire con me. Quando Elly parla, guardate i capelli di chi l’ascolta”. Ci perdoni, allenatore. Cosa si evince dal capello? “Che sono tutti giovanissimi, che il nostro popolo è trascinato dalla forza della segretaria. Ha presa anche sul popolo del sindacato, sul popolo di Landini. Lo ha capito anche Dario”. Intende Dario Franceschini, Dario Grande? “Dario”. Ci sembra di capire che nel Pd siete scaramantici.
Circondato da ospiti, al Senato, Boccia ci mostra lo schema di gioco. Ascoltiamo come pulcini: “Vi invito a riflettere. Vi concentrate sul Pd, ma nelle Marche governa Meloni, governa Acquaroli. Confermarsi è più facile che strappare una regione”. Le Marche sono solo le Marche? “Sono le Marche e il governo, per aiutare Acquaroli, ha distribuito mance. E’ la destra che rischia, non la sinistra”. Cosa succede se Meloni dovesse uscire sconfitta? L’allenatore prevede le mosse della premier. In un’immagine: la nostra premier manda Salvini a fare la doccia e in ritiro. Dice Boccia coach: “Io conosco Meloni. Farà il fallo di reazione. Chiederà a Salvini la guida del Veneto. Glielo toglierà. A quel punto si sfasciano”.
Nel calcio esiste il 4-4-2 ma nel Pd in caso di sconfitta esiste il “confronto”. Ancora l’allenatore Boccia: “Lo ripeto. Ci sarà un momento di confronto senza drammi”. Il congresso Pd anticipato? “Un grande partito ha tutti gli strumenti. Al momento serve unità”. Le regionali sono solo riscaldamento in vista della vera finale, le politiche. L’allenatore nota che il governo si sta infiacchendo e che Meloni ha perso l’occasione di segnare il 2-0 nel mondo. L’analisi tecnica: “Meloni, come ho già detto ad Augusto Minzolini, vostro compagno di allenamento, rimpiange Joe Biden. Ogni giorno maledice l’elezione di Trump. Detto questo. Meloni poteva prendersi il Ppe e poi dire a Trump: ‘Caro Donald, l’Italia è un paese fondatore dell’Europa. Devi fare i conti con noi’. Ma Meloni ha preferito mettersi a rimorchio di Trump”. Con l’allenatore ragioniamo anche sulla legge elettorale, la legge che arbitra la gara: “Se Meloni – dice Boccia coach - modifica la legge elettorale sapete qual è il risultato?”. Che si prende il pallone e pure il Quirinale? “Primo effetto. La Lega perde tutti i seggi che ha in Lombardia. Alle ultime elezioni è stata sovradimensionata. Con la nuova legge, Salvini perderebbe tutta la sua attuale classe dirigente lombarda. Ecco perché cambiare la legge elettorale provocherà un durissimo scontro nel centrodestra. E poi voglio ricordare una legge fondamentale”. È la legge del calcio Boccia: “Governare stanca, governare logora. Meloni arriverà logorata alle elezioni”. Il Pd? “Può benissimo attestarsi al 26 per cento. Tutti insieme possiamo vincere, battere le destre”. E Calenda? “L’auspicio è che stia con noi”. L’allenatore ora va in trasferta. “Corro in Calabria per sostenere Tridico”. Salutiamo il coach Boccia. Dallo spogliatoio del Senato è tutto. 90° minuto Boccia.