Caos dem

Il pressing del Pd sulla Flotilla dopo l'appello di Mattarella: "Accetti la mediazione del governo"

Nicolò Zambelli

Una nota del responsabile Esteri Provenzano chiarisce la posizione della segreteria. Nel coro molti dem dell'area riformista, ma Schlein, per ora, non parla. Conte: "La Flotilla faccia una riflessione, sosterrò ogni scelta". La portavoce degli attivisti torna in Italia per "dialogare con le istituzioni"

"Condividiamo l'appello di Mattarella a raccogliere la disponibilità del Patriarcato latino di Gerusalemme a una mediazione". Il Partito democratico chiede agli italiani sulla Global Sumund Flotilla di fermarsi. Con una nota, il responsabile Esteri della segreteria nazionale Peppe Provenzano ha accolto il monito del presidente della Repubblica, che questa mattina ha invitato gli attivisti in rotta verso Gaza ad accettare fortemente la proposta di mediazione del governo. "Le parole del capo dello stato sono importantissime, riconoscono l'alto valore della missione e, ancora una volta, rinnovano la condanna per le disumane sofferenze che subisce la popolazione di Gaza", ha detto Provenzano. 

 

  
La nota definisce dunque la posizione del partito: per il momento non è previsto che la segretaria Elly Schlein faccia dichiarazioni sul tema. Poco male. Perché a parlare in queste ultime ore sono stati molti parlamentari dem, soprattutto dell'ala riformista. "Menomale che Mattarella c'è", ha scritto sui social il senatore Filippo Sensi. Graziano Delrio è stato uno dei primi a dirsi favorevole alla soluzione trovata dal Quirinale: "Accogliete la disponibilità offerta dal Patriarcato di Gerusalemme ". Si sono poi accodati anche Lorenzo Guerini: "Spero l'appello sia accolto", la deputata Sandra Zampa: "Chiediamo alla Flotilla di accettare la mediazione" e il senatore Walter Verini: "Parole da ascoltare al più presto". 
 

Dall'Europa arriva invece, via social, la voce della vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, che plaude alla scelta del capo di stato e aggiunge: "È giusto e necessario ora riportare l'attenzione su quello che era e resta il suo obiettivo principale: far arrivare gli aiuti alla popolazione stremata di Gaza, che continua a vivere in condizioni di sofferenza inaccettabili".
   

   
Nel pomeriggio poi, la nota più attesa, cioè quella congiunta dei due parlamentari del Pd a bordo di una delle navi della Flotilla. In un messaggio Arturo Scotto e Annalisa Corrado hanno ringraziato il presidente della Repubblica per le parole pronunciate, ma non hanno chiarito cosa intendano fare: "Reputiamo le parole di Mattarella molto importanti, perché riconoscono il valore di una missione della società civile che ha l'obiettivo di aprire un canale umanitario nel solco di una legalità internazionale violata dal governo di Israele con il blocco navale", dicono. E concludono auspicando "che il dialogo tra i cardinali Zuppi e Pizzaballa e i coordinatori della Global Sumud Flotilla continui proficuamente", ma senza spiegare quali saranno le loro scelte. Dalla flotta infatti i vertici hanno fatto sapere che non hanno intenzione di fermarsi e non è chiaro se loro seguiranno o meno la linea definita dal partito. 
 


Della stessa linea è anche un'altra parlamentare a bordo della flotta, Benedetta Scudieri di Alleanza Verdi e sinistra. Anche lei, come i colleghi Scotto e Corrado, ha ringraziato Mattarella per le parole e ha auspicato si riescano ad aprire corridoi umanitari permanenti anche con l'intervento dell'Onu. Ma anche lei non ha chiarito se abbandonerà la missione o meno. Angelo Bonelli, dei Verdi, ha infatti spiegato che le scelte prese spettano solo al direttivo della missione: "Spetta ai componenti della Flotilla fare la giusta valutazione". 
 

Linea che tiene anche il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte: "Quello che posso fare da leader politico di una comunità che ritiene questo progetto di grande valore, di fronte all'iniziativa di Mattarella, è dire: 'Fate un supplemento di riflessione, valutate bene'. C'è un rischio di incolumità della vita personale", dice. E specifica che qualsiasi scelta prenderà il direttivo, la missione avrà "sempre il sostegno mio e della mia comunità, la nostra comprensione, il gesto che stanno compiendo è di nobile lignaggio, vogliono rompere l'assedio su Gaza".
 

Nel frattempo, fuori dai partiti politici, a piazza dei Cinquecento, a Roma Termini, la sezione italiana della Flotilla, i sindacati di base e altri movimenti di sinistra hanno organizzato un presidio permanente in solidarietà con la flotta diretta a Gaza. Presidio che fino allo sciopero di lunedì scorso si trovava davanti a Palazzo Montecitorio e che ora è stato spostato davanti alla stazione principale della capitale.
 

Qui gli attivisti chiederanno che la missione arrivi fino in fondo. La sezione italiana in serata ha annunciato che hanno richiesto il ritorno in Italia della portavoce Maria Elena Delia, che quindi tornerà in patria "al fine di condurre un dialogo diretto con le istituzioni per garantire l'incolumità dei membri italiani dell'equipaggio".