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dalla parte del cremlino

L'intesa gialloverde di Lega e M5s pro Russia: da Vannacci a Della Valle

L’eurodeputato dei 5 stelle critica l'annullamento del concerto di Valerij Gergiev a Caserta: “Scelta che danneggia la diplomazia”. La Tass rilancia. Anche nella Lega si fanno largo i complimenti al Cremlino, con il generale che dice: “Tra Putin e Zelensky scelgo Putin”

"La cancellazione del concerto di Valerij Gergiev, artista del popolo russo, a Caserta, danneggia la diplomazia e non fa che aggravare le tensioni esistenti". A dirlo è l'eurodeputato del M5s Danilo Della Valle in un video pubblicato su Facebook. In un momento in cui l’Europa tenta di mantenere una linea compatta nel sostegno all’Ucraina e nel contrasto alle ingerenze del Cremlino, c’è chi a Bruxelles – e in Italia – continua a mandare segnali nella direzione opposta. E, puntualmente, da Mosca arrivano applausi. L'agenzia di stampa russa Tass ha infatti ripreso le dichiarazioni del membro del Parlamento europeo per dare conto delle sensibilità pro Mosca che si registrano a Bruxelles. 

Non è la prima volta che il Movimento 5 stelle adotta posizioni che finiscono col fare gioco alla narrazione del Cremlino. In Parlamento, i 5 Stelle hanno recentemente proposto di non escludere una futura riapertura alla collaborazione con Mosca in materia di gas, qualora il conflitto in medio oriente dovesse compromettere le forniture energetiche. Un’apertura che ha provocato l'immediata reazione dei partiti di opposizione, con il leader di Azione, Carlo Calenda, che ha attaccato duramente la risoluzione: l'ha definita “vergognosa” e ha parlato di una linea ormai “identica a quella di Salvini”.

Proprio in casa Lega, anche Roberto Vannacci ha espresso pensieri molto simili a quelli di Della Valle nelle stesse ore in cui l'europarlamentare pubblicava il suo video. “Tra Putin e Zelensky scelgo Putin”, ha detto il generale ieri dal palco dello spettacolo La Zanzara a Marina di Pietrasanta. Secondo lui il presidente russo “ha sempre avuto il sostegno popolare” e ha negato le sue responsabilità dirette nell’omicidio di Alexei Navalny, salvo “prove oggettive”. Sul caso Gergiev, ha preso una posizione analoga a quella di Della Valle, sostenendo che il maestro avrebbe dovuto esibirsi “a prescindere dalla sua cittadinanza” e che nessuno dovrebbe toccare i suoi beni, in virtù del principio costituzionale che tutela la proprietà privata.

Nel frattempo, a Bologna, anche il concerto del pianista ucraino – ma schierato su posizioni vicine a Mosca – Alexander Romanovsky, è stato annullato. Il Comune, insieme a Unipol e Musica Insieme, ha deciso di cancellare l’evento del 5 agosto, ritenendo non opportuna la sua presenza.