
(foto Ansa)
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Alla festa dell'Unità di Roma Schlein parla di Sanità e Alvaro Vitali. E sabato tutti al Pride!
Sul cielo d’Israele volano i droni, in Ucraina e a Teheran i missili, ma in piazza la segretaria del Pd parla dell'attore morto a 75 anni e di ospedali. La sua, in realtà, è una forma di Resistenza: alla gravità, alla complessità e alle brutte notizie
La scena è questa: sedia di plastica, pubblico assorto (ma non troppo), zanzare in libertà e un palco piccolo piccolo. E’ la Festa dell’Unità di Roma, edizione estate 2025. Sul cielo d’Israele volano i droni, in Ucraina e a Teheran i missili, ma in piazza martedì sera si parla di Alvaro Vitali. E di ospedali. Apre così, Elly Schlein: “Voglio ricordare Alvaro Vitali”. Ecco. Lo dice subito, la segretaria del Pd. Un omaggio sentito, da parte di una grande amante del cinema d’autore. E in effetti, che cos’è “La liceale nella classe dei ripetenti”, se non una riflessione profonda sull’Italia (e sul Pd)? Poi si passa ai contenuti.
Intervistata da un cronista di Repubblica specializzato – non geopolitica, non economia, ma Sanità – ella, cioè Elly, si muove sicura: case di comunità, medicina territoriale, fondi del Pnrr. Il mondo può anche bruciare, ma nel frattempo è giusto chiedersi se il Cup risponda entro i 30 giorni previsti. Nel pubblico – 700 persone secondo il Pd, 500 secondo la questura, 300 secondo l’entropia – tanti camici bianchi. Sindacalisti della salute, infermieri con la borsa frigo, due consiglieri regionali in libera uscita, un paio di ex sindaci. Applaudono, annuiscono, si commuovono al ricordo dei consultori. Qualcuno, sullo sfondo, prova a dire che forse sarebbe il caso di parlare anche delle guerre in corso. Elly non si nega. E pronuncia la sua frase: “No all’escalation, sì alla pace”. L’aveva detto un minuto prima collegandosi su Rete 4. Una frase bella, bellissima. Funziona d’estate, d’inverno, coi carri armati o senza. Oggi, ieri e domani.
Dopodomani invece si va a Budapest per il gay pride. Ecco. Solo gli sciocchi possono pensare che Schlein eviti i grandi argomenti. La sua, in realtà, è una sublime forma di Resistenza. Alla gravità, alla complessità, e alle brutte notizie. In fondo, se il mondo sta andando in una direzione, si può sempre prendere l’altra.


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