Mario Draghi (Ansa)
A Palazzo Madama
Draghi intelligenza naturale. Difesa comune, AI e nostalgia
“Agire come un unico Stato”, “serve il debito comune”, "l’intelligenza artificiale ha ormai superato i livelli dei dottorati”. L'ex premier torna al Senato, dopo tre anni dalla caduta del suo governo, e incanta
Intelligenza naturale. Draghi è tornato. “Agire come un unico Stato”, “serve il debito comune”, "l’intelligenza artificiale ha ormai superato i livelli dei dottorati”. Draghi torna, al Senato, dopo tre anni dalla caduta del suo governo e incanta. Parla dei dazi, dell’Europa sola che deve difendersi, parla del costo dell’energia, perché dice “un serio rilancio della competitività europea deve porsi come obiettivo la riduzione delle bollette per imprese e famiglie”. Parla del disaccoppiamento del costo dell’energia dal gas, parla di difesa comune, degli angusti spazi dei bilanci nazionali e dunque serve “debito comune come unica strada”.
Draghi parla e anche Gasparri viene moderato, lui che crede la Rai il suo orto anche oggi che si parla di cose grandi. Ci sono Calenda, Franceschini, Fratoianni in silenzio. Ci sono i ragazzi delle scolaresche che per caso assistono a un piccolo pezzo di storia. Aggiornato dopo sei mesi dalla presentazione, il piano viene declinato intorno all’energia, l’eccesso di regolamentazione, e l’intelligenza artificiale che presto “sarà capace di prendere decisioni in autonomia”.
La parte finale è dedicata alla difesa ed è una parte che può essere agitata da tutti i partiti . È un passaggio freddo sulle commesse europee di difesa, commesse che dice Draghi “vanno a beneficio dell’America", e dunque “occorre definire una catena di comando che coordini gli eserciti”, “serve riflettere su come spendere”. Una relazione caduta come un asteroide. Draghi naturale.
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