Il ragioniere dello stato è arrivato alla fermata: il governo vuole mandarlo a Ferrovie. Per liberarsi di Biagio Mazzotta, il funzionario che non ha previsto il buco Superbonus, 147 miliardi di euro (al momento), Giancarlo Giorgetti e Giorgia Meloni hanno individuato uno “scivolo” da 238 mila euro l’anno. E’ la presidenza di Fs, società chiamata a rinnovare i suoi vertici. Mazzotta non ha più la fiducia del ministro e adesso c’è una relazione, un documento che, senza nominarlo, condanna il Ragioniere. E’ dell’Upb, l’Ufficio parlamentare di bilancio, l’organismo indipendente che vigila sui conti pubblici. E’ la prima “memoria” sulla più grande truffa della “storia della Repubblica”, definizione di Mario Draghi, ed è spietata. E’ il viaggio al termine di uno sfascio.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE