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Meloni: "La campagna politica della sinistra non sta aiutando Salis"

Redazione

La premier ospite da Bruno Vespa: "Le manette colpiscono, ma in Ungheria è così per tutti i detenuti. Von der Leyen? Collaborare è doveroso, ma puntiamo a una maggioranza europea diversa"

''La campagna politica che la sinistra sta mettendo in piedi su Ilaria Salis rischia di non aiutarla'', servono ''meno parole e più fatti. Forse dovremmo abbassare un po' la pressione e riportare la questione a livello di moral suasion. Con i parlamentari che arrivano e insultano il governo ungherese...''. Così la premier Giorgia Meloni, ospite di Porta a Porta su Rai1, ha commentato il caso della 39enne italiana detenuta in Ungheria. Un invito, quello della presidente del Consiglio, ad abbassare i toni, sottraendo il caso a una disputa di natura politica. Meloni, a tal proposito, ha anche aggiunto che vedere le manette ai polsi di Ilaria Salis "mi impatta perché non siamo abituati. Ma in Ungheria questo trattamento vale per tutti, non solo per lei. Su questo, abbiamo fatto sentire le nostre ragioni al governo ungherese". 

La premier, ospite di Bruno Vespa, ha poi toccato anche altri argomenti. In Europa ''il mio unico obiettivo è cambiare la maggioranza: non sono disponibile a nessun accordo strutturale con la sinistra. L'obiettivo è portare il modello italiano in Europa con una maggioranza di centrodestra con al centro i conservatori, che possono essere l'ago della bilancia, il presidente della Commissione arriva dopo. Quello che assolutamente non dobbiamo fare è dividerci tra di noi, perchè così facciamo un favore alla sinistra. L'obiettivo non è facile da raggiungere ma è alla portata. Se poi ognuno di noi alza la bandierina ci troveremo al governo con i socialisti e il Ppe", ha detto. Aggiungendo pure che con von der Leyen "ho costruito una collaborazione perché era doveroso farlo, io devo portare i risultati a casa per l'Italia. Le elezioni poi sono altra cosa, Von der Leyen è la candidata alla commissione della Ppe mentre Io sono Presidente dei conservatori europei'' che ''potrebbero avere anche un loro candidato, dobbiamo ancora deciderlo''. 

La capa del governo ha parlato anche di premierato. "Quello che volevo è una riforma che non mettesse in discussione l'autorevolezza e l'unità che il Capo dello Stato garantisce, ma cambia molto quando hai un mandato diretto dei cittadini, perché ai cittadini rispondi. Quando hai un mandato che viene dai partiti rispondi a loro. Il Presidente della Repubblica è il garante della Costituzione, questa disparità non la vedo. Dopodiché, vogliamo introdurre anche l'elezione diretta del presidente della Repubblica? Io non sono contraria". Mentre per quel che riguarda la norma sulle case proposta da Salvini, una specie di "pace edilizia", Meloni ha detto: "Salvini mi accennò qualcosa diverso tempo fa, poi ha ribadito che ci sta lavorando ma non conosco la norma e non sono in grado di esprimere un giudizio. Ho letto il comunicato del Mit, se si tratta di sanare piccole difformità, tipo alzare un tramezzo per fare due stanze, beh se è questo, è ragionevole''. 

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