Editoriali

Il bipolarismo seduce anche il centro. Azione e Italia viva devono scegliere da che parte stare

Redazione

Le regionali segnano un progresso del vecchio Terzo polo. Azione e Italia viva sostengono il centrodestra in Basilicata e forse anche in Calabria dopo aver sostenuto il centrosinistra in Abruzzo: o di qua o di là

La reazione irritata di Marcello Pittella per il trattamento discriminatorio subìto nel corso delle trattative per il centrosinistra in Basilicata ha suscitato attenzione e irritazione per l’improprio paragone con le persecuzioni anti ebraiche, e di questo si è poi scusato. Questo incidente ha oscurato il senso politico della sua riflessione, che identifica un processo costituito dall’accettazione da parte del Pd, soprattutto della corrente che fa capo alla segretaria, della preventiva esclusione di un ruolo dei centristi del cosiddetto Terzo polo. Impedire al Pd di avere alleanze anche in direzione del centro è una tattica che Giuseppe Conte mette in atto per assumere l’egemonia del “campo” sempre meno largo.

Quello che però alla fine conta di più è che Pittella ha capito, anche in seguito all’esito deludente per i centristi dell’esperienza sarda, che la strada da seguire per evitare la discriminazione e l’irrilevanza, è quella di scegliere con che coalizione schierarsi, il che in Basilicata significa appoggiare la rielezione del presidente uscente di centrodestra. Il Pd, spinto dai 5 stelle, può ritenere irrilevante l’assenza delle formazioni centriste dalla coalizione, se si presentano con candidature proprie destinate a un esito minoritario. Se invece rischia, con le sue scelte, di spingere i partiti di centro verso il centrodestra deve riflettere.

La logica politica porta al bipolarismo, cercare di forzarla con iniziative volontaristiche non porta da nessuna parte (Azione e Italia viva sostengono il centrodestra in Basilicata e forse anche in Calabria dopo aver sostenuto il centrosinistra in Abruzzo: o di qua o di là). Invece nel bipolarismo la possibilità, schierandosi di qua o di là, di risultare determinanti, può dare una funzione, forza e visibilità anche a formazioni minori. Aver archiviato con sufficienza la protesta di Pittella, come ha fatto Schlein, può rivelarsi un errore specialmente quando si tratterà di difendere le cittadelle regionali e comunali del Pd, che per resistere all’assedio del centrodestra ora devono temere che questo possa contare anche su apporti centristi. Donna avvisata, mezza salvata.

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