(foto Ansa)

Il caso

Il M5s invita alla "Scuola di formazione" un prof. che vede una correlazione tra tumori e crescita economica

Luca Roberto

Secondo uno studio del professor Luzzati, più cresce il pil e più cresce l'incidenza tumorale nelle società ricche. L'incontro con la deputata L'Abbate, sostenitrice della decrescita felice

Fino a ora, in tempi recenti, s’era parlato al massimo di pacifismo, ospitando da Donatella Di Cesare a Marco Tarchi. Ma adesso la scuola di formazione del M5s, guidata dall’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico, ha deciso di fare un bel salto di qualità. Così la scorsa settimana s’è tenuto un nuovo ciclo di lezioni e di corsi. Argomento? La transizione ecologica. E chi avrà invitato a parlare sul tema una delle forze principali dell’opposizione in Parlamento, il cui presidente sempre sgomita per prendere la leadership del cosiddetto campo largo? Premi nobel? Ricercatori internazionali con anni e anni di esperienza e pubblicazioni? Non proprio.

Incaricata di gestire il corso sulla “Transizione ecologica e digitale” era Pasqua detta Patty L’Abbate, ovvero parlamentare pugliese del Movimento cinque stelle e vicepresidente della commissione Ambiente alla Camera. L’Abbate insegna un non meglio definito corso di “Economia ecologica” alla Libera Università Mediterranea di Casamassima, vicino Bari. E soprattutto è quella che da anni, sin dalla scorsa legislatura, promuove pratiche di coniugazione tra ecologia e sistema economico quantomeno particolari. Una volta, per esempio, prospettò che nelle città italiane ci si dotasse di particolari bus alimentati da combustibile fecale, con il letame e le deiezioni canine che potevano servire anche ad alimentare il sistema d’illuminazione pubblica. E in generale si rifà in toto alle pratiche di “decrescita felice” propagandate nel corso del tempo dall’economista e filosofo francese Serge Latouche. Per questo era pienamente titolata a intavolare una lezione sui “piani e le strategie della transizione ecologica e con la internalizzazione del capitale naturale nei modelli economici tradizionali”.

 

Ospite d’onore il geologo Mario Tozzi, uno dei più conosciuti divulgatori scientifici convocati dalle varie trasmissioni quando si parla di cambiamenti climatici. Ma la seconda ora di lezioni offerta al pubblico degli aspiranti grillini in erba era a cura di Tommaso Luzzati, professore associato di Economia politica all’Università di Pisa. Anch’egli ha una passione per questa branca dell’Economia ecologica, su cui dirige anche una rivista. Ma si è fatto notare per lo più per uno studio del 2018, curato insieme ai colleghi Angela Parenti e Tommaso Rughi, in cui si cerca di dimostrare che l’aumento dell’incidenza tumorale sarebbe legato “al degrado ambientale legato alla crescita economica”. Peschiamo dall’abstract dello studio in questione, pubblicato dallo stesso Luzzati online: “Perchè osserviamo l’aumento nei tassi di nuovi casi di tumore? E’ dovuto soprattutto all’allungamento della vita media e al miglioramento delle condizioni materiali che hanno accompagnato la crescita economica? Qual’è il ruolo del degrado ambientale e del cambiamento degli stili di vita? Per rispondere a queste domande abbiamo valutato la relazione empirica tra reddito procapite e nuovi casi di tumore (incidenza) usando dati cross-section di 122 paesi. Le stime indicano che i tassi di incidenza per i tumori nel loro complesso aumentano linearmente all’aumentare del reddito procapite, nonostante si tenga conto dell’invecchiamento della popolazione, del miglioramento delle statistiche e di altre variabili omesse che sono spazialmente correlate”.

In sostanza, più il sistema economico è sviluppato e più ci si ammala di tumore. Come se questo potesse automaticamente servire da monito per “produrre meno”, l’anticamera della decrescita felice di cui sopra che molto ha attratto, nel corso degli anni, anche Beppe Grillo. Non stupisce allora perché Luzzati sia stato chiamato proprio da L’Abbate, che da anni conduce una battaglia per chiudere l’Ilva di Taranto, la fabbrica che starebbe “uccidendo tutto”, come ha voluto ricordare leggendo in Aula, un paio di giorni fa, una serie di articoli del Guardian. In particolare Luzzati con gli iscritti al corso, che generalmente sono circa un migliaio, ha cercato di rispondere alla domanda: chi ha paura della transizione ecologica? Fatto sta che dopo il dibattito gli account della stessa Scuola di formazione ci hanno tenuto a chiarire che “continueremo il nostro viaggio sulle azioni e i metodi da utilizzare per proteggere la nostra salute, l’ambiente e avere un’economia giusta che soddisfi i reali bisogni di tutti i cittadini”. Se continueranno a farlo con ospiti come Luzzati e L’Abbate, siamo in una botte di ferro.

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  • Luca Roberto
  • Pugliese, ha iniziato facendo vari stage in radio (prima a Controradio Firenze, poi a Radio Rai). Dopo aver studiato alla scuola di giornalismo della Luiss è arrivato al Foglio nel 2019. Si occupa di politica. Scrive anche di tennis, quando capita.