Lo studio

Se si votasse sui social in Abruzzo vincerebbe Marsilio

Redazione

Un'analisi di SocialData per il Foglio fotografa le interazioni delle coalizioni e dei candidati alla presidenza della regione. Nel dibattito prevalgono i temi nazionali: dal campo largo alle elezioni in Sardegna. E il centrodestra incassa risultati leggermente migliori

E se si votasse sui social chi vincerebbe le elezioni in Abruzzo? Al momento il centrodestra sembra essere leggermente favorito. Almeno, stando all’analisi delle conversazioni web e social dell’ultimo mese. Non si tratta, lo diciamo subito, di un sondaggio con valore statistico, ma di un’analisi effettuata dal team analisi di SocialData in esclusiva per Il Foglio.

Nel complesso, il tema ha generato 14.790 mentions e 1,52 milioni di interazioni. Un dato rilevante, se si pensa che sono circa un milione gli elettori chiamati al voto domenica. Il sentiment sulle discussioni è positivo (46 per cento), ma vede una marcata polarizzazione delle opinioni, dovuto con ogni probabilità allo spostamento del dibattito su temi più nazionali. "L’analisi dei social mostra al momento una leggere prevalenza del popolo di centrodestra”,spiega Luca Ferlaino, partner di SocialData. “Combinando i dati e facendo le dovute proporzioni, la tendenza appare chiara, ma ovviamente saranno le urne a parlare. L’unico dato certo al momento è che le discussioni sui temi nazionali hanno di fatto oscurato i temi locali, non consentendo ai candidati di mettere sufficientemente in evidenza i propri programmi elettorali”. Le discussioni hanno visto una maggiore partecipazione di utenti di sesso maschile (62 per cento), mentre è su Facebook che si sono concentrate la maggior parte delle conversazioni social (19,28 per cento). Ma vediamo nel dettaglio lo studio.

I candidati

Relativamente ai canali proprietari dei due candidati, è emerso come Marsilio abbia una fanbase social molto più solida (64 mila followers) rispetto a quella di D’Amico (8,7 mila). Un fattore che, con molta probabilità, ha portato il candidato del centrosinistra a pubblicare con maggiore frequenza (2 post al giorno di media contro gli 1,3 post al giorno di Marsilio). In totale i canali social di D’Amico sono riusciti a produrre 63 mila interazioni contro le 46,7 mila di Marsilio, ma va comunque considerato il dato relativo alla frequenza di pubblicazione che, in proporzione, vede il governatore uscente in leggero vantaggio. I due hanno utilizzato argomentazioni diverse e cercato di mobilitare l’elettorato di riferimento con strategie opposte: se Marsilio ha puntato su “sviluppo”, “rapporto con il governo nazionale” e “continuità”, D’Amico ha invece deciso di fare leva sui problemi economici della Regione, cercando di mostrare i propri progetti per la crescita e il territorio. Il risultato è che i post di Marsilio con più engagement sono stati proprio quelli contenenti video e foto con Giorgia Meloni, mentre D’Amico è riuscito a mobilitare i followers con appelli al voto sul cambiamento. I dati relativi a mentions, engagement e sentiment su web e social disegnano uno scenario simile. Marsilio è più citato dell’avversario (6,56 mila mentions contro 4,29 mila), mentre su sentiment ed engagement c’è di base una leggera differenza a favore di D’Amico, avvantaggiato dal minor numero di menzioni che lo accostano ai leader nazionali.

 

I partiti

Anche la situazione partiti vede un sostanziale equilibro. Fdi mantiene il primato di mentions (6,53 mila) e sentiment positivo (44,32 per cento), inseguita da Pd (4,96 mila mentions e 42,8 per cento di sentiment positivo) e M5S. Forza Italia fa invece registrare un sentiment positivo maggiore rispetto a quello della Lega (38,49 per centro contro il 32,15 per cento del Carroccio).

I leader

Le pubblicazioni social dei leader nazionali hanno invece mostrato come la sfida sia tra Meloni e Conte. In generale, il centrosinistra sembra aver puntato molto su queste elezioni: Conte e Schlein hanno pubblicato nel complesso 34 post (17 a testa), contro gli appena 7 di Meloni e Salvini (3 la premier, 4 il leader leghista). A livello di interazioni, Meloni batte tutti. I suoi post generano in media 30 mila interazioni, contro gli 11 mila di Conte, i 4 mila di Schlein e 1,5 mila di Salvini. Il leader leghista, in particolare, sembra essere più “defilato” dalla campagna social abruzzese. I post di maggior successo sulle elezioni sono proprio quelli dei leader nazionali: al primo posto un video di Conte contro Giorgia Meloni su Tik Tok. La premier però domina la top five dei post con più interazioni con ben tre post (uno per ogni canale, ovvero Facebook, Instagram e TikTok).

@giuseppeconte_it #Sanità a pezzi, cittadini lasciati allo sbando e prese in giro sulle #infrastrutture. Domenica 10 marzo in Abruzzo c'è la possibilità di cambiare, con Luciano D'Amico Presidente. L'#Abruzzo agli abruzzesi! #elezioni #m5s #giuseppeconte ♬ suono originale - giuseppeconte_it

 

I temi

Ma quali sono stati i temi più discussi della campagna abruzzese sui social? Dall’analisi delle conversazioni è emerso come siano i temi nazionali quelli ad aver preso il sopravvento: il 21 per cento delle pubblicazioni cita la Sardegna, il 18 per cento il governo nazionale, il 15,5 per cento il campo largo. Poco meno del 10 per cento delle conversazioni si concentrano sulle polemiche relative alle origini abruzzesi di Marsilio, mentre solo il 5,7 per cento riguardano la sanità. Sui temi locali, seppur come detto si sono registrati volumi di conversazioni inferiori rispetto a quelli nazionali, permane preoccupazione da parte degli utenti che partecipano alle discussioni, in particolare su turismo e infrastrutture. Le minori nevicate della stagione invernale hanno portato a riflessioni sull’impatto del fenomeno sull’occupazione e il turismo (tanto è vero che sul tema si registra un sentiment negativo del 66 per cento), mentre il tema dell’Autostrada dei Parchi (sentiment negativo al 52,76 per cento) ha mostrato un volume di mentions in crescita negli ultimi dieci giorni.