Viva i titoli garantisti del gruppo Gedi

Redazione

Sull’eredità Agnelli “presunte irregolarità”. Dovrebbe essere sempre così

Che cosa è successo tra tuo padre e mia madre?” è il titolo di una divertente commedia di Billy Wilder con Jack Lemmon, una intricata trama di tradimenti coniugali e sotterfugi tra Ischia e Baltimora. La vicenda dell’eredità di casa Agnelli, madri, figlie e nipoti tra Italia e Svizzera che la Stampa, giornale della Real Casa, sintetizza in un titolo neutro nelle cronache – “Eredità Agnelli, esposto di Margherita - La procura di Torino apre un’inchiesta” – è senza dubbio meno divertente di quella di Wilder e senz’altro più complicata sotto il profilo giudiziario, su cui non ha senso esprimersi. È dunque da apprezzare senza riserve, per il corretto trattamento garantista delle parole e delle informazioni, il titolo che l’altro giornale del gruppo Gedi, Repubblica, ha utilizzato.

 

L’articolo è a pagina 20, terza della sezione Economia, nessun richiamo nello stile della giudiziaria che da sempre è un marchio del quotidiano. Il titolo recita: “Presunte irregolarità fiscali di donna Marella Agnelli indagati Elkann e Ferrero”, sotto un occhiello d’agenzia: “L’inchiesta sull’eredità partita dalla denuncia di Margherita”. È innanzitutto quell’aggettivo, “presunte”, che colpisce e rallegra. Siamo alla fase iniziale di questa parte della lunga querelle. Le persone sono soltanto indagate, i fatti da verificare. Quell’aggettivo, che così raramente si legge nei titoli, non esprime soltanto prudenza, ma l’oggettività di uno stato provvisorio dell’azione penale, e quindi la condizione di innocenza degli indagati.

 

È esattamente così che dovrebbero essere sempre trattate le notizie giudiziarie. Ed è magnifico che a dare l’esempio sia proprio il giornale che da anni grida al “bavaglio” ogni volta che si prova a inserire qualche norma di garanzia, almeno linguistica, tra ciò che esce dalle procure e ciò che i giornali cucinano. Ieri lo stile è cambiato, non siamo così cinici da sospettare che sia solo perché nella vicenda sono implicati membri della famiglia proprietaria: crediamo invece, sinceramente, che Repubblica abbia scelto la strada giusta. Finalmente.