Foto dal profilo Facebook del ministro Lollobrigida

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Lo sfogo social di Lollobrigida che strizza l'occhio alle proteste dei contadini

"Nei salotti delle opposizioni e nelle redazioni dei giornalisti cresciuti a champagne l'odore di letame non arriva" scrive il ministro dell'Agricoltura. La risposta ai commenti ironici dopo un collegamento al Tg1

"Le sinistre e alcuni giornalisti cresciuti a champagne ci deridono perché non perdiamo occasione per promuovere i nostri prodotti e ringraziare i nostri agricoltori, pescatori, artigiani e imprenditori. Del resto, nei loro salotti e nelle loro redazioni l'odore di letame non arriva". Sono le parole del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida pubblicate in un duro sfogo su Facebook dopo essere stato criticato dai social e da alcuni politici per via del suo collegamento al Tg1 durante il servizio su una missione spaziale con il colonnello Walter Villadei. Lo scopo della diretta col ministro sarebbe stato promuovere il fatto che, nella capsula che sarà lanciata nello spazio, sarà consumata pasta italiana, simbolo del Made in Italy.

  

  

Il collegamento ha scatenato l'ironia dei social e di qualche politico: Matteo Renzi ha definito Lollobrigida un "comico straordinario", mentre Riccardo Magi ha chiesto che "scenda dalla navicella, torni sulla terra, la smetta di sparare le sue balle spaziali" e si occupi delle proteste che stanno agitando gli agricoltori. Proteste alle quale il ministro sembra dare il suo sostegno anche in quest'ultimo post: "Ci deridono perché non perdiamo occasione per promuovere i nostri prodotti e ringraziare i nostri agricoltori. Ogni sorriso che incontreremo nelle piazze, nelle fabbriche e nei campi, ci ripagherà per aver sopportato tutte le parole e i fiumi d'inchiostro intrisi di livore di questi poveri, miopi benpensanti".

 

  

"Pensano che la carne che mangiano, quando non la disprezzano per seguire le mode più avanzate - prosegue Lollobrigida - nasca nel frigorifero del supermercato. Probabilmente si sentono migliori se l'ambiente lo proteggono loro su fogli di carta, rispetto invece a chi lo fa per davvero, da millenni e con tanto sudore. Sono gli stessi che per decenni sono rimasti proni, piegati a logiche che imponevano ai contadini di non coltivare, ai pescatori di non pescare". Il cognato di Giorgia Meloni, poi, attacca anche l'Europa: "Hanno capovolto il mondo con i loro sproloqui intrisi di greenwashing. Con i loro governi in attesa di ricevere ordini da Bruxelles, che ci hanno portato a questo, con migliaia di aziende chiuse e molte che ancora rischiano la stessa drammatica fine". Sono loro, "plaudenti a ogni fallimento italiano e timidi di fronte ai nostri successi".

 

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