Foto tratta dal profilo Facebook di  Giuseppe Inchingolo

Il guru social di Salvini va a Ferrovie

Simone Canettieri

Il giornalista pugliese e fondatore della società Artsmedia (sedi ad Andria, Roma e Tirana), da lunedì diventerà responsabile della strategia e della comunicazione digitale di Fs

Sorpresa, ma non troppo: la Bestia social di Salvini approda a Ferrovie dello stato. Giuseppe Inchingolo, giornalista pugliese e fondatore della società Artsmedia (sedi ad Andria, Roma e Tirana), da lunedì diventerà responsabile della strategia e della comunicazione digitale di Fs. Si tratta di un fedelissimo di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, vicepremier e soprattutto grande capo del Carroccio.

Inchingolo da anni è consulente esterno della Lega e in passato, per lungo tempo, ha collaborato spalla a spalla con Luca Morisi, il genietto e fondatore della Bestia con la quale è tornato a collaborare. Prima di Ferrovie Inchingolo è stato il regista della svolta social del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il prefetto cresciuto ad Avellino nel mito di Fiorentino Sullo, che ora da un po’ si sente a suo agio su Instagram e Facebook nel raccontare le attività di Viminale, ma in maniera più  “reale” e dunque empatica ed emotiva. nel portafogli della società di Inchingolo ci sono clienti di tutto rispetto: dall’università Luiss, al ministero della Giustizia, passando per primo ministro albanese, e grande amico dell’Italia, Edi Rama, fino alla società che produce i vini di Bruno Vespa in Puglia. Non mancano nemmeno il gruppo editoriale che pubblica il Sole 24 Ore, la Cassa forense e Invimit.  Il comunicato pugliese entra definitivamente nelle grazie di Salvini quando  il leader leghista gli chiede di occuparsi delle comunicazione della regione Calabria, in particolare dopo le infelici uscite dell’allora vicepresidente reggente Antonino  Spirlì. Ne nasce un rapporto forte di estrema fiducia che porta Inchingolo sempre più nelle grazie di  Salvini. Fino all’incarico al Viminale che segna il ritorno dei consulenti social leghisti dopo la scoppiettante esperienza del Capito al ministero dell’Interno. Ora è passato un altro treno, però, quello di Fs.       

  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.