propaganda russa in italia

L'Ue potrebbe revocare i fondi usati per l'evento filoputiniano in una scuola di Aprilia

Alessandro Luna

Nel paese laziale un progetto finanziato da fondi Ue e coordinato dal un'associazione filorussa e negazionista dei crimini in Ucraina ha fatto collegare via webcam una classe di liceali italiani con una della città ucraina Lugansk, occupata dalla Russia

Degli eventi di propaganda russa organizzati in Italia dall'associazione filoputiniana Vento dell'Est se ne è occupata anche l'Europa. Già nella scorsa settimana si era discusso della conferenza organizzata in una sala del comune di Modena sulla "rinascita di Mariupol dopo la guerra", città distrutta invece dall’occupazione a opera dell’esercito di Putin, e del caso di Bologna, dove in uno spazio pubblico era prevista la proiezione di un film di propaganda russa sull'invasione del 24 febbraio 2022. Ma a rendere necessario l'intervento della Commissione europea è stato l'ultimo episodio, quello di Aprilia, dove nell'ambito di un cosiddetto "scambio culturale" finanziato con fondi Ue una classe del liceo Meucci si è collegata via webcam con una classe di un liceo di Lugansk, città ucraina occupata dall’esercito di Putin. Un incontro coordinato sempre da Vento dell'Est, associazione culturale impegnata da tempo nel diffondere sul territorio italiano eventi di "controinformazione", ossia di sostegno all'invasione russa.

Stamattina il portavoce Ue per le politiche regionali Stefan De Keersmaecker, rispondendo a una domanda sul tema, ha parlato della possibilità di “revocare i fondi” con cui è stato finanziato lo scambio culturale del liceo di Aprilia. “Non c’è spazio per iniziative di disinformazione e propaganda a beneficio di paesi terzi”, ha affermato De Keersmaecker. “La Commissione potrebbe mettere in campo dei correttivi finanziari per reclamare quei fondi, se l’uso che ne è stato fatto non rispetta la politica di coesione dell’Ue”.

Si tratta della prima reazione europea agli eventi organizzati da Vento dell’Est in Italia, un atto dovuto ma che rischia di far apparire il nostro paese come un ventre molle per la propaganda di Putin, che sta cercando con sempre più insistenza spazio all’interno delle sale comunali e dei luoghi pubblici. La buona notizia è che in si inziano vedere le prime nette prese di distanze da parte delle istituzioni che erano cadute nel tranello di ospitare queste iniziative.

A Modena stamattina il Consiglio comunale ha revocato la sala che avrebbe dovuto ospitare l'incontro su Mariupol, su proposta del sindaco Muzzarelli, dopo giorni di polemiche e pressioni da parte delle associazioni italo ucraine e dell'ambasciata di Kyiv a Roma. Mentre ieri, a Bologna, il sindaco Matteo Lepore ha escluso dalla sua coalizione i Verdi, che avevano protestato contro la decisione di convocare gli organizzatori per convincerli ad annullare la proiezione del film di propaganda russa finanziato dal governo di Putin.