Il congresso di FdI

Rampelli e Arianna Meloni: prove di tregua per Roma

Simone Canettieri

Per l'assise del partito di gennaio perde quota l'ipotesi che il capo dei gabbiani vada a la conta. Si fa largo al contrario l'ipotesi di una candidatura unica, quella del deputato Marco Perissa

Fabio Rampelli e Arianna Meloni a colloquio per diversi minuti. Tanti. Clima disteso e sorrisi. Poi si  aggiunge anche Paolo Trancassini, che è il coordinatore del Lazio di Fratelli d’Italia. I tre parlano, e parlano, lontani da microfoni indiscreti. Il patto per arrivare a una candidatura unitaria al congresso di gennaio di Fratelli d’Italia a Roma è passato lunedì scorso dalla Regione, benedetto in un certo senso dalla premier presente di persona, in quella che è la sua contea, per la firma dell’accordo di sviluppo e coesione fra il governo e l’ente governato da Francesco Rocca, espressione di Fratelli d’Italia.

A margine dell’iniziativa dunque il capo dei gabbiani Rampelli e la sorella della premier, nonché responsabile nazionale della segreteria di Via della Scrofa, hanno continuato a tessere un accordo che ormai sembra molto probabile. L’idea che i rampelliani vadano alla conta perde quota. Al contrario si fa largo l’ipotesi del quarantenne deputato Marco Perissa come punto di incontro fra le due correnti. Peccato che il diretto interessato giuri e spergiuri di non saperne ancora nulla. Ma c’è tempo.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.