Una seduta del plenum del Csm (foto Ansa)

dopo il cdm

Ecco come cambieranno le valutazioni dei magistrati

Redazione

La professionalità dei giudici verrà valutata ogni quattro anni: sotto esame capacità, laboriosità, diligenza e impegno. Sarà un passaggio determinante per fare carriera

Nel Consiglio dei ministri tenutosi lunedì il governo ha licenziato due norme che riguardano il sistema giudiziario. Da una parte si disciplina il collocamento dei giudici fuori ruolo, prevedendo una riduzione del 10 per cento rispetto ai giudici attualmente operativi presso altri uffici: potranno distaccarsi un massimo di 180 giudici ordinari, 25 amministrativi e 25 contabili. Ma il grosso dell'intervento governativo riguarda il secondo corno: le valutazioni dei magistrati. Nella giornata di ieri era stata paventata anche l'introduzione di test psico-attitudinali, che però alla fine si è preferito non inserire nello schema di decreti legislativi. Anche (e soprattutto) per non indispettire pezzi di maggioranza.

Come cambia la valutazione dei giudici

Già con le regole attuali era previsto che i magistrati fossero sottoposti a valutazione periodica ogni quattro anni. Questo intervallo non viene modificato, ma la principale novità è l'istituzione presso il Consiglio superiore della magistratura del "fascicolo del magistrato", in cui confluiranno le valutazioni nei confronti dei giudici sulla base di quattro criteri: capacità, laboriosità, diligenza e impegno.

Verranno quindi svolte valutazioni più puntuali sul lavoro portato avanti nell'attività giudiziaria. E si introduce il concetto di "grave anomalia", nel caso di "rigetto delle richieste avanzate dal magistrato o la riforma e l’annullamento delle decisioni per abnormità, mancanza di motivazione, ignoranza o negligenza nell’applicazione della legge, travisamento manifesto del fatto, mancata valutazione di prove decisive, quando le ragioni del rigetto, della riforma o dell’annullamento sono in se stesse di particolare gravità ovvero quando assumono carattere significativo rispetto al complesso degli affari definiti dal magistrato", si legge nella bozza del testo. 

Cosa succede con una valutazione negativa

Sarà poi sempre competenza del Csm adottare in piena autonomia dei criteri per stilare una valutazione con quattro possibili esiti: ottimo, discreto, buono, negativo. Nei primi tre casi il giudice è promosso e se ne terrà conto per gli eventuali scatti di carriera, con valutazioni che continueranno a ripetersi ogni quattro anni. Se invece la valutazione è negativa il magistrato è sottoposto a nuova valutazione entro il biennio. Nel frattempo il Csm può decidere che il magistrato inadempiente debba partecipare a corsi di formazione specifici, con l'obiettivo di colmare alcune lacune professionali. Non è ancora chiaro se nel testo finale sarà previsto un blocco negli scatti di anzianità per i giudici con valutazioni negative. 

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