Bruxelles

Meloni sfugge al Mes e smentisce tensioni interne: "Nessun problema con Tajani, Salvini o Mediaset"

Il punto stampa della premier nella seconda giornata di Consiglio europeo. Tra i temi anche immigrazione, Israele e Ucraina

Redazione

Discussione "lunga e concreta" quella del secondo giorno di Consiglio europeo, il primo dopo gli attacchi di Hamas contro Israele. E proprio il medio oriente è stato uno dei temi principali della riunione. "Sono soddisfatta delle conclusioni che abbiamo raggiunto riguardo alla crisi", ha detto Giorgia Meloni nel punto stampa. "L'Unione europea ha le stesse priorità dell'Italia: evitare l'escalation, lavorare sul fronte umanitario e lavorare su una soluzione strutturale di lungo periodo che va immaginata ora e che si basa sul concetto dei 'due popoli due stati'". Collaterale alla crisi israeolo-palestinese, il Consiglio ha anche parlato di Ucraina "ribadendo il nostro sostegno" ha detto la premier. "Quando un anno e mezzo fa la Russia invase l'Ucraina qualcuno disse che ci sarebbero stati altri territori di crisi, come quello che stiamo vedendo in questi giorni". 

Dopo il punto sulla politica internazionale, Meloni ha riferito su quanto emerso riguardo ai temi economici. "Si è parlato della revisione di medio termine del bilancio pluriennale e nelle conclusioni del Consiglio entrano due visioni molto care all'Italia: trovare una soluzione entro la fine dell'anno e lavorare su una logica di pacchetto". Inoltre, il Consiglio ha anche parlato del nuovo Patto di stabilità e crescita: "Nelle conclusioni c'è il riferimento a chiudere le nuove regole sulla governance entro la fine dell'anno, non è stato facile ma grazie al contributo dell'Italia qualche passo in avanti è stato fatto". 

 

 

Durante il punto stampa la premier ha spiegato che non ci sono state discussioni sul Meccanismo europeo di stabilità. Alle domande dei cronisti in merito alle sue posizioni, Meloni ha detto: "Non si può affrontare il tema di uno strumento se non si conosce la cornice di quello strumento. Il problema del Mes è che richiama i vecchi vincoli del Patto di stabilità. Oggi noi stiamo pensando ai nuovi vincoli e chiaramente se approvassimo un trattato che riporta i vecchi parametri non faremo una cosa utile in una trattativa che noi stiamo conducendo". La premier continua a ritenere che non sia utile "da parte di nessuno porre la questione adesso" perché "non se ne può discutere finché non si capirà meglio il quadro".

"Quello che vedo è che il Mes è un tema secondario rispetto al tema del Patto di stabilità, ed è quello che vedono tutti qua dentro (al Consiglio, ndr)", ha detto la premier. Contemporaneamente, nel suo punto stampa parallelo il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto che "la riforma del Mes è positiva: posso soltanto suggerire a tutti di approvarla". 

Anche i temi di politica interna sono stati oggetto di domande da parte dei giornalisti. La premier ha smentito le possibili tensioni nella maggioranza e ha rassicurato sulla compattezza dell'esecutivo. "Una cosa è raccontare se ci sono dei problemi e una cosa è tentare di crearli: non ci sono problemi nella maggioranza", ha detto Meloni. "Non ci sono problemi fra me e Salvini, non ci sono problemi fra me e Tajani, non ci sono problemi con Mediaset. I fatti lo dimostreranno. Li sento ogni mattina e ci divertiamo molto a leggere la rassegna stampa perché racconta di una realtà che non c'è". La premier parla di ricostruzioni "fantasiose" quelle che si leggono su alcuni giornali in merito ai problemi nel governo, e con gli alleati di Lega e Forza Italia: "I rapporti tra governo e Mediaset sono i rapporti che ci sono con una grande azienda italiana, una cosa è raccontare se ci sono dei problemi una cosa è tentare di crearli". 

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