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Sangiuliano difende la soprintendente Russo: "Al concerto di Travis Scott non si doveva ballare"

Redazione

Il ministro della Cultura: "Gli organizzatori non hanno dato seguito alle prescrizioni della sovrintendenza. Il Circo Massimo non è adatto a questi eventi"

"In questi mesi ho apprezzato la serietà di studiosa e il rigore della direttrice Alfonsina Russo e ho trovato ragionevoli le sue preoccupazioni, fondate su competenze tecniche e amministrative. Travis Scott è un artista di successo e deve potersi esibire a Roma, ma credo che sarebbe stato meglio individuare una sede più adatta ai suoi spettacoli". Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano quest'oggi ha rilasciato un'intervista a Repubblica per difendere la soprintendente. La quale, da direttrice del Parco archeologico del Colosseo. aveva autorizzato il concerto del rapper americano. Salvo poi nel post evento dire: "Io avevo dato una serie di prescrizioni: il non superamento del limite dei decibel previsto dalla normativa e il fatto di non incitare il pubblico, tutto in piedi, a saltare.  Ne ho parlato anche con il sindaco Gualtieri. Ma evidentemente non l'ho convinto".

Ma a un concerto di uno dei più conosciuti rapper al mondo, davvero l'invito a non saltare può essere intesa come una prescrizione seria? Sì, secondo il ministro. "Cito testualmente ciò che era stato richiesto agli organizzatori: 'Per ridurre quanto più possibile le vibrazioni del terreno, far presente agli artisti di evitare di sollecitare specifici movimenti del pubblico, in particolare salti in simultanea'. Quanto raccomandato non ha avuto però seguito", dice allora Sangiuliano. Il quale avverte già che sul concerto di Travis Scott "gli uffici competenti faranno le loro valutazioni. Il giorno di Ferragosto riunirò al ministero tutti i direttori generali, appuntamento alle 11, tra le tante questioni parleremo anche di questo".