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Meloni in Aula in vista del Consiglio europeo: la diretta

La premier è intervenuta alla vigilia dell'appuntamento europeo del 29 e 30 giugno: "Non accetteremo soldi per trasformare l'Italia nel campo profughi d'Europa". Attacca la Bce sul rialzo dei tassi. E sul Mes: "Polemica non utile al nostro paese"

Redazione

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni interviene in Parlamento alla vigilia del Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles giovedì 29 giugno e venerdì 30 giugno. Un appuntamento, quello del Consiglio, in cui verranno discussi molti punti centrali delle politiche europee: dalle risposte all'inflazione al nuovo pacchetto sulla gestione delle migrazioni. Mentre solo a margine degli incontri ufficiali dovrebbero esserci confronti su alcune delle altre partite su cui è impegnato il governo: le scadenze del Pnrr e la ratifica del Mes

 

Meloni durante le repliche torna sulla Bce

"Difendo l'indipendenza della Banca centrale europea, ma anche il mio diritto a valutarne le decisioni". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nella sua replica agli interventi dei vari gruppi parlamentari, nel dibattito sulle comunicazioni alla vigilia del Consiglio europeo di giovedì e venerdì. 

"Dico a tutto il Parlamento che discutere adesso questo provvedimento non è nell'interesse nazionale italiano, questa è la questione che ho posto, dopodiché ognuno farà le proprie scelte e ognuno se ne assumerà la responsabilità", ha detto invece Meloni a proposito della ratifica del Mes. Meloni ha aggiunto che "Il tempo delle politiche di austerità è finito per quello che ci riguarda, è un tempo che va superato". Così come ha assicurato che il governo non utilizzerà fondi del Pnrr in armamenti: "Vogliamo utilizzare le risorse del Pnrr per sostenere le scelte strategiche che intendiamo realizzare". 

L'intervento integrale della premier

Meloni: "L'aumento dei tassi Bce semplicistico e non corretto"

La premier ha commentato anche la decisione della Bce di rialzare ulteriormente i tassi d'interesse: "L'inflazione è tornata a colpire le economie europee ed è giusto combatterla, ma la semplicistica ricetta dell'aumento dei tassi adottata dalla Banca centrale europea non appare la più corretta da perseguire. L'aumento dei tassi non può finire per colpire più le nostre economie che l'inflazione, la cura non può diventare più dannosa della malattia", ha detto Meloni.

Meloni: "Sul Mes no a polemiche interne. Rivedere la governance europea"

Un altro punto su cui è intervenuta la premier in Aula è il Mes. "Lo voglio dire con serenità ma anche con chiarezza, non reputo utile all'Italia alimentare in questa fase una polemica interna su alcuni strumenti finanziari, come ad esempio il Mes. L'interesse dell'Italia oggi è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le nuove regole del patto di stabilità, il completamento dell'Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutono nel loro complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito c'è una questione di metodo su come si faccia a difendere l'interesse nazionale".

Meloni: "Quanto accaduto in Russia smonta sistema di potere di Putin"

Quanto accaduto negli ultimi giorni in Russia ha contribuito "a smontare il sistema di potere del presidente Vladimir Putin". In questi termini è intervenuta in Aula la premier Giorgia Meloni alla vigilia del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno. Meloni ha anche sottolineato come l'Italia lavori per una "pace giusta e duratura" a sostegno dell'Ucraina.

Meloni: "Non accetteremo soldi per trasformare l'Italia nel campo profughi d'Europa"

"Se non si affronta a monte il tema della difesa dei confini esterni, se non si contrasta l'immigrazione irregolare è impossibile realizzare una politica di asilo giusta ed efficace". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera dei deputati nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno. "Non possiamo lasciare agli schiavisti del XX secolo il potere di decidere chi entra e chi no in Europa. L'immigrazione di massa non ha nulla di solidale e colpisce i più deboli e fragili, a partire da chi avrebbe diritto di essere accolto", ha aggiunto la premier. Che ha anche ricordato come "la difesa dei confini esterni dell'Europa è fondamentale per l'Italia nell'affrontare il dossier migratorio". Da questo punto di vista, poi, la presidente del Consiglio ha usato parole nette: "Non accetteremo soldi per trasformare l'Italia nel campo profughi d'Europa".

 

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