Il ministro delle Imprese Adolfo Urso (Ansa)

Cosa ha deciso il Cdm

Made in Italy, approvato il fondo sovrano da un miliardo. Dal 2024 il liceo

Redazione

Il governo vara un primo finanziamento per incentivare l'autonomia della filiera italiana, soprattutto sulle materie prime. Via libera anche all'istituto giuridico-economico e alla certificazione dei prodotti: esulta Coldiretti. Tutte le misure

Il fondo sovrano per il Made in Italy è realtà: nel Consiglio dei ministri di ieri, il governo ha approvato il disegno di legge che finanzia con un primo miliardo di euro lo stanziamento a sostegno delle imprese italiane. L'obiettivo è "valorizzare e promuovere le produzioni di eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali", come si legge nel comunicato stampa. E il fondo da un miliardo non è che una parte delle misure varate dal ministero di Adolfo Urso: in tutto ci sono ben 50 provvedimenti infatti, che vanno dalla formazione aziendale alla tutela del marchio dalle contraffazioni, fino all'istituzione di una giornata interamente dedicata al Made in Italy.

 

La principale novità rimane comunque il fondo per le imprese: il modello è quello francese, che ha raggiunto un capitale superiore a 2 miliardi di euro, di cui 500 milioni statali. Il senso della misura è quello di canalizzare gli investimenti, andando così a colmare i principali deficit dell'industria italiana. Uno su tutti il nodo delle materie prime, per cui l'Italia dipende ancora in larga parte dalle importazioni dalla Cina, con evidenti implicazioni geopolitiche. "Senza un'autonomia vera sulle materie prime critiche, anche la transizione all'elettrico potrebbe riservarci rischi gravissimi", ha affermato qualche giorno fa Urso, che cerca con il fondo sovrano di incentivare una maggiore indipendenza della filiera italiana.

  

Passando all'istruzione, è stata ufficializzata la creazione di un liceo per il Made in Italy, che diventerà un'opzione per gli alunni a partire dall'anno scolastico 2024-2025. Il piano di studi avrà un indirizzo perlopiù giuridico-economico e sarà affiancato da una fondazione "Imprese e competenze": in sostanza, l'ente si occuperà di promuovere il raccordo tra le aziende e i licei, con corsi di formazione specifici tenuti da tutor che dovrebbero preparare gli studenti, una volta ottenuto il diploma di maturità, all'ingresso nel mondo imprenditoriale.

  

Per tutelare il marchio del Made in Italy, il governo ha poi implementato un nuovo sistema di etichettatura sui prodotti italiani, che dovrebbe così garantire una certificazione di qualità e, allo stesso tempo, arginare il mercato delle contraffazioni con un inasprimento delle sanzioni. Una particolare attenzione viene dedicata alla pasta, con una specifica commissione che dovrà preservare una corretta certificazione. Nel merito, esulta Coldiretti: "Sono importanti le misure di contrasto al falso Made in Italy agroalimentare che nel mondo vale 120 miliardi, il doppio delle esportazioni di cibo e bevande tricolori", dice in una nota l'organizzazione agricola.

  

Ma, come detto, sono numerosi gli interventi previsti dal ddl che verranno avviati di qui ai prossimi mesi dall'esecutivo. C'è, per esempio, l'introduzione della giornata nazionale del Made in Italy, fissata al 15 aprile. Ma anche lo stanziamento di 10 milioni destinati al potenziamento dell'imprenditorialità femminile, così come interventi dedicati al settore terziario e al patrimonio culturale italiano.

 

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