Valdis Dombrovskis con Paolo Gentiloni (LaPresse)

Dopo le Raccomandazioni

Dombrovskis: "L'Italia acceleri con il Pnrr, una proroga è improbabile"

Redazione

"È molto improbabile che la scadenza del 2026 venga prorogata, ora rafforzare la capacità amministrativa", dice il vicepresidente della Commissione europea. Il Fondo di solidarietà può essere "un sostegno" per l'Emilia Romagna

Gli aggettivi sono gli stessi utilizzati nel documento di Raccomandazioni europee all'Italia diffuso ieri mattina: l'attuazione del Pnrr dev'essere "continua, rapida e costante", dice il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, parlando al Corriere della Sera. Per farlo, come indica anche il documento di Bruxelles, la priorità è "rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello subnazionale". Questi i prossimi passi che l'Italia deve compiere secondo l'Unione per "accelerare l'attuazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza": anche perché, avvisa Dombrovskis, "è molto improbabile che la scadenza della fine del 2026 venga prorogata". L'impossibilità di allentare i termini entro cui i Recovery Plan devono essere recepiti dagli stati membri è anzi tutto burocratica: ci vorrebbe, infatti, "una decisione unanime degli stati membri", che coinvolgerebbe "in quasi tutti i casi una procedura parlamentare", dice il vicepresidente della Commissione. E la definisce pertanto "qualcosa di molto difficile".

Ma, se l'Unione rimane inflessibile per il limite del 2026, non per questo l'atteggiamento di Dombrovskis e, più in generale, di tutta la Commissione si fa meno conciliante. Anzi, il dialogo con il ministro che ha in mano il dossier, Raffaele Fitto, è costante: proprio in questi giorni il dicastero degli Affari europei si sta occupando di redigere le richieste formali di modifica, tenendo in mente la quarta rata di giugno. "Siamo pronti a discutere in modo molto costruttivo e flessibile, ma dobbiamo farlo il prima possibile", ha detto proprio ieri il commissario agli Affari economici dell'Ue, Paolo Gentiloni

Anche per le alluvioni che hanno colpito l'Emilia-Romagna nelle scorse settimane, da parte dell'Unione c'è piena solidarietà: non solo a parole, considerato che le spese per la ricostruzione non saranno conteggiate nel debito, come ha spiegato sempre nel corso della giornata di ieri Gentiloni. Oggi la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, sarà in visita assieme alla premier Giorgia Meloni e al presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini nelle zone più colpite. Mentre Dombrovskis ricorda il Fondo europeo di solidarietà, una fonte di "sostegno all'Italia se ne farà richiesta".

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