Foto LaPresse

Cosa prevede il decreto Lavoro approvato in Cdm il primo maggio

Meloni in un video ha detto che "il governo ha scelto di lavorare per dare risposte ai lavoratori". A Palazzo Chigi si è deciso l'addio al Reddito di cittadinanza e un taglio delle tasse di circa 100 euro in media da luglio a dicembre

Mentre a piazza San Giovanni in Laterano si cantava, si suonava, si criticava il governo, Giorgia Meloni aveva convocato i ministri per un Consiglio dei ministri che doveva occuparsi anche di lavoro. Anche se era il primo maggio, la festa dei lavoratori. La presidente del Consiglio ha sottolineato proprio questo: "Il governo ha scelto di lavorare per dare risposte ai lavoratori e a coloro che legittimamente aspirano a migliorare la loro condizione. E lo facciamo con una serie molto articolata di provvedimenti, Il più importante è relativo al taglio delle tasse sul lavoro", ha detto in un video.

 

Cosa cambia nel concreto con il decreto Lavoro?

L'intervento più importante è il taglio delle tasse sul lavoro. Il governo ha deciso di aggiungere altri quattro punti di taglio a quelli già avallati. Così da arrivare a 7 punti in meno per i redditi fino a 25 mila euro lordi annui. E 6 punti in meno per i redditi tra 25 mila e 35 mila euro lordi. Il valore totale del taglio è di circa 4 miliardi (3 miliardi al netto delle tasse) che verranno distribuiti ai lavoratori dipendenti per sei mesi, da luglio a dicembre. Dal primo gennaio 2024 il taglio del cuneo non è più finanziato. L'aumento in busta paga, stima il Ministero dell'economia, raggiunge circa i 100 euro mensili di media.

A questo si aggiunge l'innalzamento (con uno stanziamento di 142 milioni nel 2023) fino a 3mila euro della soglia di esenzione dei fringe benefit (cioè tutti i compensi in forma non monetaria) per i dipendenti con figli minori. 

Il decreto inoltre ha deciso che dal primo gennaio del 2024 verrà dato il via all'assegno di inclusione per le famiglie con disabili, minori o over-60, mentre dal primo settembre 2023 verrà attivato lo strumento di attivazione al lavoro (con percorsi di formazione ma anche la possibilità anche di fare il servizio civile sostitutivo) per tutti gli occupabili. Tutto questo condurrà al superamento del Reddito di cittadinanza.

Previsto inoltre il rifinanziamento del fondo per riduzione della pressione fiscale e una estensione ai genitori vedovi della maggiorazione dell'assegno unico. Sono previsti incentivi chi assume i beneficiari dell'assegno di inclusione. Si alza poi la soglia delle prestazioni di lavoro occasionale (da 10mila a 15mila euro per chi opera nei congressi, fiere, terme e parchi divertimento). Si interviene anche sui contratti a termine con meno vincoli sulle causali.

Al decreto il consiglio dei ministri affianca anche un disegno di legge, con altre norme che vanno dai fondi per l'assuzione dei disabili ai meccanismi di applicazione della Cig in caso si lavori solo per alcuni giorni. Viene potenziata anche l'attività di controllo in campo contributivo dell'Inps, accompagnandola però da un dimezzamento delle sanzioni per chi pagherà subito, entro 40 giorni dall'accertamento.

Di più su questi argomenti: